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Tutti in piedi: a sorpresa Roberto Benigni. “La Rai come il calcioscommesse” – VIDEO

di Emanuela Longo

Pubblicato il 2011-06-18

Sono accorsi in migliaia, ieri, a Bologna, in occasione dell’evento organizzato da Michele Santoro per i 110 anni dei metalmeccanici Cgil, insieme a Dandini, Travaglio e Vauro. Dopo il successo di Raiperunanotte, ieri l’ex conduttore di Annozero in occasione della serata Tutti in piedi, ha nuovamente raccolto un numero enorme di spettatori, molti, tra lavoratori, …

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Sono accorsi in migliaia, ieri, a Bologna, in occasione dell’evento organizzato da Michele Santoro per i 110 anni dei metalmeccanici Cgil, insieme a Dandini, Travaglio e Vauro. Dopo il successo di Raiperunanotte, ieri l’ex conduttore di Annozero in occasione della serata Tutti in piedi, ha nuovamente raccolto un numero enorme di spettatori, molti, tra lavoratori, studenti e precari presenti a Bologna, altrettanti, quelli che  lo hanno seguito da casa, sintonizzandosi sulle varie tv locali, su Current ed in streaming su Internet.

Ad animare la serata, già gremita da vari artisti tra cui Subsonica, Teresa De Sio e Daniele Silvestri, a sorpresa ha fatto il suo ingresso al fianco del giornalista anche il mattatore toscano, Roberto Benigni, ed è stato subito show. Un monologo di circa 10 minuti, in cui Benigni, affiancato da un Santoro orgoglioso della presenza del suo “straordinario amico” è stato accolto dall’entusiasmo della folla.

Il suo ingresso, è stato caratterizzato dall’urlo “L’Italia s’è desta!”, scaricando sul palco la sua gioia e scherzando subito col giornalista:

Tu stai facendo un uso criminoso della FIOM.

Il riferimento va poi ai “SI'” dei Referendum, prima di accogliere l’ennesimo applauso in seguito al suo

Siete l’Italia migliore, cari lavoratori! Siamo un grande Paese.

Il mattatore toscano ha poi paragonato la Rai allo scandalo del calcioscommesse:

C’erano delle persone che danneggiavano la propria squadra volontariamente per farla perdere… come la Rai…

Benigni ha poi concluso il suo intervento con un discorso serio sull’importanza del lavoro come diritto prezioso di ogni persona.

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