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Quarto Grado, stasera su Rete 4 la prima intervista ad Amanda Knox a una tv italiana – VIDEO

di Emanuela Longo

Pubblicato il 2013-09-20

Questa sera torna su Rete 4 il nuovo appuntamento all’insegna della trasmissione di approfondimento giornalistico, Quarto Grado, condotta da Gianluigi Nuzzi in onda a partire dalle ore 21:10 circa. Nell’ambito della nuova puntata, sarà trasmessa un’intervista integrale ad Amanda Knox, a dieci giorni dal nuovo processo d’Appello, previsto per il prossimo 30 settembre a Firenze. …

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Questa sera torna su Rete 4 il nuovo appuntamento all’insegna della trasmissione di approfondimento giornalistico, Quarto Grado, condotta da Gianluigi Nuzzi in onda a partire dalle ore 21:10 circa. Nell’ambito della nuova puntata, sarà trasmessa un’intervista integrale ad Amanda Knox, a dieci giorni dal nuovo processo d’Appello, previsto per il prossimo 30 settembre a Firenze. Si tratta della prima intervista televisiva della ragazza in Italia.

“Se fossi condannata, sarebbe un’esistenza terribile e scappare non sarebbe una vita”, ha affermato la Knox nel corso della sua intervista alla trasmissione Mediaset. “Non voglio che qualcuno punti il dito indicandomi come un’assassina. Ma non temo la condanna: so che è possibile un verdetto giusto. Mi aspetto l’assoluzione”, ha poi aggiunto.

“Mi ha condannata il giornalismo da tabloid, che ha focalizzato l’attenzione delle persone su cose irrilevanti e non vere. Tra le accuse più offensive che ho ricevuto, ricordo ‘gatta morta’, ‘luciferina’, ‘demone’, ‘strega’. Mi hanno accusata di avere uno spirito maledetto e di essere posseduta, di manipolare le persone, di essere fissata con il sesso e la violenza”, ha dichiarato ancora. “Questo sistema contro di me è nato per giustificare il lavoro della giuria. Altrimenti, come si spiegherebbe che una ragazza normale uccida brutalmente un’amica?”.

Poi, Amanda ha raccontato le sue speranze una volta tornata libera: “Tornata a casa speravo di essere più felice di come sono. Negli ultimi mesi di carcere immaginavo che ansia, tristezza e rabbia si sarebbero sciolti, che sarei tornata a una vita felice, che non sarei stata sempre triste…”. Ed ancora, tra le lacrime, ha affermato: “In questi quattro anni di persecuzione, ora sei, ho conosciuto solo questa realtà. Ogni cosa che vivo è il riflesso di ciò che ho imparato in Italia”. Infine: “In Italia ho imparato cose brutte: ad avere paura ed a non fidarmi delle persone”.

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