logo

Marco Carta a Live Non è la d’Urso: “la mia notte trascorsa in cella, sono ancora scosso”

di Emanuela Longo

Pubblicato il 2019-06-06

Marco Carta, ospite ieri sera ben oltre la mezzanotte a Live Non è la d’Urso, è riuscito seppur in tempi ridotti, a raccontare la sua verità dietro il presunto furto di magliette alla Rinascente di Milano, che lo ha visto suo malgrado protagonista lo scorso venerdì sera con tanto di arresto, processo per direttissima e …

article-post

Marco Carta, ospite ieri sera ben oltre la mezzanotte a Live Non è la d’Urso, è riuscito seppur in tempi ridotti, a raccontare la sua verità dietro il presunto furto di magliette alla Rinascente di Milano, che lo ha visto suo malgrado protagonista lo scorso venerdì sera con tanto di arresto, processo per direttissima e rilascio. Dopo giorni di silenzio, ha deciso così di replicare alle critiche ed alle notizie finora uscite, nello studio di Barbara d’Urso.

Marco Carta, la sua verità a Live Non è la d’Urso

Marco Carta dalla d’Urso è apparso anche ieri sera particolarmente scosso e con le lacrime agli occhi ha raccontato: “Sono molto molto scosso ed è difficile in un manicomio dimostrare che non sei pazzo. Il Tg5 dice che sono stato fermato con le magliette rubate. Non è vero. Io ero con una persona, una mia amica, lei è stata fermata”, ha esordito.

Quindi ha proseguito il racconto da quando è scattato l’allarme antitaccheggio: A un certo punto ho visto tirare fuori delle magliette dalla sua borsa. Sono rimasto sconcertato, allibito. Lei non ha detto nulla. Essendo tanto scosso, non ho ricordi lucidi di quei momenti e dei giorni successivi. Continuavo a ripetermi: ‘Sei una brava persona'”.

La notte trascorsa in cella resta per Carta indimenticabile: “Non potevo chiamare il mio fidanzato, la mia famiglia. Mi hanno detto che non potevo sentire nessuno se non un avvocato. Però io volevo chiamare prima casa, non mi interessava chiamare l’avvocato. Sono rimasto lì fino alle 5 del mattino”, ha riferito. Quindi, il suo ritorno a casa.

Il giorno successivo alle 8 sono tornati a riprenderlo per condurlo in tribunale. Ma come mai alla fine è stato rilasciato? “Proprio sulla base di quella testimonianza (dell’addetto alla sicurezza, ndr), il magistrato non ha convalidato l’arresto. Le telecamere le abbiamo chieste noi, e diranno la verità. Non è vero che sono uscito dal camerino senza magliette, sono uscito con tante magliette. Non so dire perché ha detto così”.

Ora si dice non preoccupato dall’esito del processo ma al tempo stesso teme che questa vicenda possa rappresentare un marchio in futuro. “Quando mi riconosceranno innocente, mi resterà comunque il brutto ricordo e il giudizio della gente”, ha commentato.

 

Visualizza questo post su Instagram

 

La verità di #MarcoCarta sul presunto furto di magliette alla #rinascentemilano 👕 (La news completa nel link in bio @blogtivvu_com 📌)

Un post condiviso da Blogtivvu.com (@blogtivvu_com) in data:

Potrebbe interessarti anche