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Paolo Villaggio a Le Iene: “Ho avuto una malattia grave che è l’invidia; adesso è tutta per Beppe Grillo” – VIDEO

di Emanuela Longo

Pubblicato il 2013-03-12

Durante la passata puntata della trasmissione di Italia 1, Le Iene, andata in onda domenica scorsa in prima serata e condotta come sempre da Ilary Blasi e da Teo Mammucari (con le irriverenti voci della Gialappa’s Band), la iena storica del programma, Sabrina Nobile, ha incontrato il grande Paolo Villaggio, l’attore ottantenne, ricoverato all’ospedale di …

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Durante la passata puntata della trasmissione di Italia 1, Le Iene, andata in onda domenica scorsa in prima serata e condotta come sempre da Ilary Blasi e da Teo Mammucari (con le irriverenti voci della Gialappa’s Band), la iena storica del programma, Sabrina Nobile, ha incontrato il grande Paolo Villaggio, l’attore ottantenne, ricoverato all’ospedale di Perugia. Niente di grave, a quanto pare, anche se lo stesso Villaggio non ha voluto assolutamente rivelare i motivi del suo ricovero. Sabrina e Paolo, hanno deciso di ritrovarsi fuori dall’ospedale, in un ristorante tipico del posto, dove l’attore si è sottoposto ad una serie di domande.

Prima dell’intervista vera e propria, i due hanno chiacchierato durante il pranzo. Nonostante non abbia intenzione di parlare dei suoi acciacchi, Villaggio ci ha raccontato qualcosa in merito alla sua vera malattia: “Ho avuto una malattia grave che è l’invidia”. Poi, ha fatto i nomi di coloro di cui è stato più invidioso: “Di Pozzetto quando ha avuto fortuna. Pozzetto era uno inferiore a me…”. Ma al momento, tutta la sua invidia la concentra su un suo amico: “Adesso ad esempio la mia è invidia è localizzata su Grillo. Grillo era un mio dipendente, un mio suddito. Adesso è diventato il padrone d’Italia”.

Dopo la chiacchierata informale, ha preso il via la vera e propria intervista, nel corso della quale ha anche parlato del suo ultimo libro dal titolo Siamo nella me**a. Qual è il senso del libro? “Farmi guadagnare dei soldi perchè io alla fine sono un uomo spregevole”. Nello stesso libro, critica anche Benedetto XVI: “Questo lo dice lei… io adoro i preti tedeschi, tutti”. Non crede in Dio: “Credo nel denaro, credo nel successo terreno, credo nell’aldiquà, non credo in quella truffa vera che è l’aldilà”. E sui matrimoni gay: “E’ una tale indecenza stabilire che non tutti gli uomini sono uguali”, mentre sulle adozioni per i gay: “Sarei felice di essere adottato da un omosessuale molto ricco”.

Ha poi svelato di aver votato per Beppe Grillo pur non considerandosi un Grillino: “Io son troppo vecchio però son troppo contento che ci siano i Grillini e ci sia una speranza”, definendosi felice e non preoccupato per la loro inesperienza. Villaggio però, sottolinea un problema di democrazia nel Movimento 5 Stelle: “Finora il leader ha parlato solo lui che è più efficace”.

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