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Le Iene: l’indagine allarmante sui cellulari e la possibilità di recuperare tutti i nostri dati – VIDEO

di Valentina Gambino

Pubblicato il 2013-03-04

Ieri sera uno dei primi servizi andati in onda a Le Iene, il programma condotto su Italia 1 da Ilary Blasi, Teo Mammucari e la Gialappa’s Band, e’ stato quello di Matteo Viviani. La iena, dopo una prefazione legata a ciò che di regola facciamo con un cellulare che non usiamo più ci ha allertato …

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Ieri sera uno dei primi servizi andati in onda a Le Iene, il programma condotto su Italia 1 da Ilary Blasi, Teo Mammucari e la Gialappa’s Band, e’ stato quello di Matteo Viviani. La iena, dopo una prefazione legata a ciò che di regola facciamo con un cellulare che non usiamo più ci ha allertato su un pericolo oggettivo (specie per quanto riguarda i telefonini di ultimissima generazione): se vendiamo un cellulare, pur avendolo ripristinato allo stato di fabbrica, di regola questo, essendo molto simile ad un computer possiede al suo interno la maggior parte dei nostri dati e non solo, in quanto, recuperarli non e’ nemmeno cosi’ difficile come si può pensare.

Viviani si reca in un negozio, acquista un po’ di cellulari usati (alcuni modelli vecchi e altri più nuovi) successivamente li porta a Torino, per farli analizzare da Giuseppe, Stefano e Paolo, esperti nel campo. Dopo aver estratto in blocco l’intera memoria (con i singoli “cassettini” al suo interno) si passa alla fase successiva, non prima di una spiegazione pratica da parte dello stesso Viviani in quanto la memoria di un cellulare si divide in tanti piccoli “cassettini” dove vengono catalogati i dati. Se per esempio ci facciamo una foto, questa verrà automaticamente inserita e archiviata nel “cassettino” delle foto e così via per tutti gli altri dati.

Dopo aver salvato le memorie in una chiavetta USB si passa alla fase legata all’analisi degli stessi con un semplice programma gratuitamente scaricabile da internet che analizza il contenuto e, per fare una cosa simile non occorre nemmeno essere dei maghi del PC. Dopo un po’ di minuti vengono fuori i primi SMS con molte informazioni, dopo i messaggi e’ il turno della rubrica e delle fotografie.

Quello che appare allarmante e’ la possibilità da parte di tutti di poter analizzare uno smartphone (specie con iPhone e cellulari che hanno a bordo Android) tramite i molteplici programmi scaricabili dalla rete, con la differenza che, se uno specialista del settore può impiegarci due ore, un comune utente può metterci due giorni ma, se la sua intenzione e’ quella di rovinare la vita di qualcuno, può farlo, avendo solo pazienza. Allarmante e sconvolgente.

Viviani a questo punto, tramite uno dei cellulari, con semplici e pochi passi risale alla vecchia proprietaria dello stesso e con una scusa la intervista, raccontandole cose che solo lei o comunque le persone a lei vicine possono sapere. La ragazza, ormai spaventata chiede spiegazioni, la iena le mostra il telefono e lei lo riconosce affermando di avere avuto in passato un telefono uguale. Il telefono ovviamente appare vuoto, ma basteranno un PC e un po’ di pazienza per analizzarne l’intero contenuto? Sì, la risposta purtroppo è sì.

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