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Guè Pequeno fa il bagno dentro una vasca di Prosecco: è bufera (ed interviene anche la politica)

di Valentina Gambino

Pubblicato il 2021-07-31

Guè Pequeno fa il bagno dentro una vasca di Prosecco e solleva una polemica pazzesca che coinvolge anche la politica. L’idea iniziale è nata dal suo amico YouTuber Sinnaggagghiri ma l’idea ha creato un putiferio. Guè Pequeno fa il bagno dentro una vasca di Prosecco: è bufera Il rapper ha fatto il bagno dentro una …

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Guè Pequeno fa il bagno dentro una vasca di Prosecco e solleva una polemica pazzesca che coinvolge anche la politica. L’idea iniziale è nata dal suo amico YouTuber Sinnaggagghiri ma l’idea ha creato un putiferio.

Guè Pequeno fa il bagno dentro una vasca di Prosecco: è bufera

Il rapper ha fatto il bagno dentro una vasca piena di Prosecco grazie alla complicità della cantina di San Pietro di Feletto, una località ubicata sulle colline del Prosecco di Conegliano e Valdobbiadene.

“Si tratta di un progetto promozionale”, fanno sapere dall’azienda vitivinicola. L’intervista dentro la vasca con 400 litri di Prosecco doveva essere puramente goliardica ma invece ha sollevato delle grandi polemiche.

“Se si voleva promuovere il nostro prodotto di eccellenza, si è sbagliato tutto mancando di rispetto a chi lo produce con fatica da anni”, sono state le parole del vicesindaco di Follina Luca Zanta.

Andrea Zanoni, consigliere regionale del Partito Democratico, ha deciso di chiedere al Presidente della regione Veneto Luca Zaia di togliere – addirittura – i fondi pubblici all’azienda vitivinicola: 

Considero una trovata pubblicitaria davvero di pessimo gusto quella di un’azienda vinicola del sito Unesco del Prosecco con il rapper Guè Pequeno e lo youtuber Sinnaggaghiri che fanno il bagno in una vasca di 400 litri di prosecco ubicata nella cantina. 

Non solo è una mancanza di rispetto a chi lavora, è soprattutto uno spreco alimentare inaccettabile e uno sfregio al sito Unesco Colline del Prosecco: un’oscenità. Ieri con un’interrogazione ho chiesto a Zaia di togliere i fondi pubblici a questa azienda, i soldi dei cittadini non possono essere utilizzati così. Oggi l’azienda replica sui media e scopro addirittura che i 400 litri di vino saranno destinati alla distilleria. 

Trovo discutibile sotto il profilo igienico sanitario che del liquido dove si sono immerse le parti intime delle persone, venga poi riutilizzato per scopi alimentari. Vorrà dire che presenterò una seconda interrogazione, stavolta all’assessore alla Sanità, per chiedere accertamenti.

Per dovere di cronaca, aggiungiamo che nella vasca non è stato versato del vino Docg, ma scarti di vinificazione dell’uva Glera in eccesso.

 

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