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Elsa Fornero in fuga da Le Iene, abbandona conferenza stampa. Filippo Roma: “Da parte nostra nessuna aggressività e persecuzione”

di Emanuela Longo

Pubblicato il 2012-11-22

Per il Ministro del lavoro Elsa Fornero, riuscire ad instaurare un rapporto pacifico con i giornalisti diventa sempre più difficile. L’ultima notizia in merito, è giunta ieri, in occasione della conferenza stampa che si è tenuta presso il Ministero della Salute, alla presenza del ministro Renato Balduzzi in vista della presentazione della seconda Conferenza nazionale …

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Per il Ministro del lavoro Elsa Fornero, riuscire ad instaurare un rapporto pacifico con i giornalisti diventa sempre più difficile. L’ultima notizia in merito, è giunta ieri, in occasione della conferenza stampa che si è tenuta presso il Ministero della Salute, alla presenza del ministro Renato Balduzzi in vista della presentazione della seconda Conferenza nazionale sull’amianto. Qui però, la Fornero si sarebbe accorta della presenza dell’inviato della trasmissione Le Iene, Filippo Roma, il quale avrebbe tentato con insistenza di porle alcune domande sulla situazione dei lavoratori dell’Isfol, mettendo letteralmente in “fuga” il ministro, che ha deciso di abbandonare la conferenza lasciando da solo Balduzzi.

Il Ministro della Salute, è intervenuto sulla vicenda, stigmatizzando l’atteggiamento della troupe della trasmissione televisiva Mediaset ed esprimendo solidarietà alla collega:

Elsa Fornero ha tutta la mia solidarietà. Non posso non stigmatizzare questo modo di fare informazione, che impedisce che si possa fare informazione e manifesto tutta la mia solidarietà al ministro Fornero la quale è oggetto di una vera e propria persecuzione.

In una nota ufficiale, il Ministero ha parlato in questi termini dell’accaduto: “Un incontro con la stampa rovinato e impedito dall’insistenza e dalla aggressività della troupe di una trasmissione televisiva”. Si legge nella nota:

Il Ministro del Lavoro e delle Politiche sociali Elsa Fornero ha dovuto lasciare l’auditorium del Ministero della Sanità dove avrebbe dovuto svolgersi la conferenza stampa di presentazione della Conferenza nazionale sull’amianto che si svolgerà da domani (oggi, ndB) a Venezia. Per correttezza nei confronti del Ministro Balduzzi e dei giornalisti convocati, il Ministro Fornero aveva deciso di rispettare l’appuntamento nonostante questa mattina non fosse in buona salute. Di fronte però alla prevaricazione della troupe televisiva nei confronti dei giornalisti presenti e l’insistenza nel voler porre questioni che nulla avevano a che fare con i temi previsti, il Ministro Fornero ha dovuto lasciare l’auditorium. Non si può che stigmatizzare simili comportamenti che nulla hanno a che fare col diritto di cronaca.

Nel corso della registrazione di una puntata di Porta a Porta, la Fornero è tornata su quanto accaduto, specificando:

Mi dispiace molto, ho sempre creduto nel dialogo, qualche volta non è facile ma ci ho sempre creduto, perchè è il fondamento della vita democratica. Le domande che mi hanno posto oggi erano di altro tipo rispetto alla conferenza: il fondamento della vita democratica è che c’è un momento per ogni cosa. Oggi mi si è impedito di entrare: c’è una difficoltà ad accettare le regole di vita democratica.

Ha poi aggiunto:

Essere donna in Italia è motivo di differenziazione, è un ostacolo oggettivo. Essere donna o uomo oggi fa la differenza nell’interlocuzione, nell’accesso alla carriera e nella progressione, in tutti gli ambiti […] Credo ci sia un accanimento particolare verso le donne.

L’inviato della trasmissione Le Iene, Filippo Roma, nella didascalia di un video pubblicato su Facebook ha voluto chiarire:

Visto che abbiamo letto dichiarazioni del ministro del lavoro Fornero e del Ministro della Salute Balduzzi, che parlano di insistenza, aggressività e persecuzione da parte di una troupe delle Iene, ci teniamo a precisare che da parte nostra non c’è stata alcuna aggressività e alcuna persecuzione. Semplicemente oggi, per la prima volta da quando è ministro, abbiamo provato a fare una domanda a Elsa Fornero sullo sfruttamento di 210 lavoratori dell’Isfol, ente di ricerca che dipende dal Ministro del Lavoro. A questi lavoratori per anni sono stati fatti contratti irregolari e oggi il Ministero del Lavoro non vuole riconoscere loro quanto dovuto.

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