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C’è posta per te, Vivienne ‘esiliata’ dal padre musulmano: incinta prima del matrimonio

di Emanuela Longo

Pubblicato il 2022-01-16

Una delle storie della seconda puntata di C’è posta per te, andata in onda nella prima serata di ieri di Canale 5, è stata quella di Vivienne, giovane madre 33enne. La donna è stata ripudiata dal padre perché rimasta incinta prima del matrimonio. L’uomo, che vive a Palermo con la compagna, è originario dell’Egitto e …

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Una delle storie della seconda puntata di C’è posta per te, andata in onda nella prima serata di ieri di Canale 5, è stata quella di Vivienne, giovane madre 33enne. La donna è stata ripudiata dal padre perché rimasta incinta prima del matrimonio. L’uomo, che vive a Palermo con la compagna, è originario dell’Egitto e di religione musulmana.

C’è posta per te, la storia di Vivienne “esiliata” dal padre musulmano

Per comprendere meglio la storia ed i sentimenti dell’uomo, Maria De Filippi ha ammesso di aver letto il Corano ma nonostante questo non è riuscita a convincere l’uomo a “perdonare” la figlia Vivienne, ‘rea’ di essere rimasta incinta fuori dalle nozze, deludendo papà Emad.

La donna ha tentato a C’è posta per te di riallacciare i rapporti con il genitore, raccontando:

Da dodici anni non riesco a vederti, a chiamarti. È da tanto che aspetto questo momento e ho fatto tanti tentativi, ma non è mai servito a nulla. So di averti deluso e che avevi altre aspettative per me. Sognavi che io mi laureassi e poi mi sposassi. Oggi sono madre di tre bambine, vogliono conoscerti. A me gela il cuore al fatto che io a questa domanda non so dare una risposta.

Maria ha tentato di far ragionare il padre, citando il Corano nel quale c’è scritto che in questi casi la punizione è un anno di esilio oppure 100 frustate. E di anni di esilio Vivienne ne ha fatti ben 12. Il padre però non ha voluto sentire ragioni:

Lei lo sa benissimo. Le ho insegnato che doveva dire sempre la verità. Qualsiasi cosa. Io avrei perdonato qualsiasi cosa, ma lei doveva dirmi la verità, doveva sempre dirmi la verità. Non l’avrei comunque perdonata, perché io anche se vivo all’Occidentale ci sono certi usi e costumi che vanno rispettati e io non la perdono. Io penso che una ragazza debba rispettare prima se stessa e poi gli altri.

Alla fine il padre ha deciso di chiudere la busta lasciando (ancora) al tempo il potere di decidere.

 

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