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Sanremo 2011, non solo canzonette? Domande a freddo sul festival della canzone italiana

di Massimo Galanto

Pubblicato il 2011-02-23

Per quanto ancora si parlerà del Festival della Canzone Italiana 2011? Per quanto si continuerà a discutere della vittoria del professor Roberto Vecchioni? Per quanto si continuerà a dibattere sulla sconfitta dei vincitori annunciati, Modà ed Emma? Per quanto tempo “Amanda è libera” risuonerà a “La vita in diretta”? Per quanto Patty Pravo giurerà che …

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Per quanto ancora si parlerà del Festival della Canzone Italiana 2011?

Per quanto si continuerà a discutere della vittoria del professor Roberto Vecchioni? Per quanto si continuerà a dibattere sulla sconfitta dei vincitori annunciati, Modà ed Emma? Per quanto tempo “Amanda è libera” risuonerà a “La vita in diretta”? Per quanto Patty Pravo giurerà che lei, no, non ha stonato sul palco dell’Ariston?

Per quanto tempo ancora risuonerà l’eco del coro lanciato da Vittorio Sgarbi a “L’arena”, “libertà, libertà, libertà“? E l’intervento telefonico di Maria De Filippi che conviene con il critico d’arte sull’inopportunità di parlare di pietà nei riguardi delle papi-girls? Per quanto tempo dovremmo ricordarci la pessima retromarcia di Emma Marrone, che dopo giorni e giorni (e non anni) di impegno sociale, in difesa delle donne, dopo le interviste guadagnate a L’Unità ed a Annozero, di fronte alla sua madrina dice che no, è stata male interpretata e che non parlava di pietà per le ragazze coinvolte nelle feste di Arcore. Anzi esse “sono state massacrate per una scelta che hanno fatto liberamente”?

Per quanto tempo dovremo ringraziare nonsobenechi per averci evitato Emanuele Filiberto di Savoia cantore dei 150 anni d’Italia?

Per quanto tempo dovremo chiederci il perché il direttore di Radio2, Flavio Mucciante, abbia affermato che “il prodotto dei Modà non è in linea con il suono e le scelte musicali della nostra radio per quanto riguarda la cosiddetta playlist“?

Forse per molto tempo, tutto ciò. O forse mai più… a sentire l’autore televisivo Felice Rossello, il quale partecipando con il sottoscritto al talk show da piazza Bresca in Sanremo, “Linfestival from Sanremo ha proposto, provocatoriamente, di abolire il Festival di Sanremo. Sarebbe la soluzione migliore per smettere di discutere di Belen, Elisabetta, Morandi, Luca&Paolo. O forse no.

P.s. Attenzione, perché c’è una nuova svolta nell’omicidio Sarah Scazzi. Forse abbiamo trovato l’argomento sostitutivo di Sanremo.

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