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Pomeriggio Cinque, il talk sui figli “nati” da coppie gay

di Laura Errico

Pubblicato il 2011-01-14

Barbara D’Urso parla spesso dei diritti degli omosessuali nelle sue trasmissioni e nella puntata di oggi di Pomeriggio Cinque ha proposto un talk sulla possibilità di persone gay di avere dei figli. La conduttrice non ha trattato il tema dell’adozione dei gay, bensì della possibilità di avere della prole facendo ricorso alle cosiddette “madri surrogate”. In …

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Barbara D’Urso parla spesso dei diritti degli omosessuali nelle sue trasmissioni e nella puntata di oggi di Pomeriggio Cinque ha proposto un talk sulla possibilità di persone gay di avere dei figli.

La conduttrice non ha trattato il tema dell’adozione dei gay, bensì della possibilità di avere della prole facendo ricorso alle cosiddette “madri surrogate”. In studio c’erano una coppia gay senza figli, un uomo sposato con una persona del suo stesso stesso con il quale ha avuto due bambini, e una donna “maritata” con un’altra donna, con la quale ha anche lei due figli. Inoltre erano presenti Paola Concia del Partito Democratico, Licia Ronzulli del Pdl, il prete Don Aldo e la presidente di un’associzione dei diritti degli omosessuali.

I due genitori hanno dapprima raccontato, in modo troppo sintetico, il percorso fatto per avere i bambini e la loro vita insieme alla prole: l’uomo, con il suo compagno, ha fatto ricorso all’utero in affitto, mentre la donna, con sua moglie, è ricorsa alla fecondazione assistita.

Dopo il racconto si è accesa la discussione. Le tesi sono state due: la prima a sostegno della genitorialità dei gay, la seconda assolutamente contraria. I favorevoli hanno asserito, pur non dando delle motivazioni più o meno condivisibili, che i gay hanno diritto ad avere dei figli. I contrari, invece, hanno motivato la loro posizione parlando dei diritti dei bambini, sui quali non deve predominare l’egoismo degli adulti, che, per soddisfare dei loro desideri personali, mettono al mondo della prole, costringendola ad essere privata del loro diritto di avere una madre e un padre, entrambi fondamentali per la loro crescita e il loro sviluppo. Inoltre secondo i contrari la Natura (dunque non gli esseri umani) ha stabilito che un bambino nasce dall’unione di un uomo e di una donna, e non di due uomini o di due donne.

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