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Marco Carta, arresto non convalidato: “Non sono stato io, felice di poterlo dire!”

di Emanuela Longo

Pubblicato il 2019-06-01

Marco Carta ha affrontato il processo per direttissima dopo l’arresto avvenuto ieri sera per furto aggravato alla Rinascente di Milano. Secondo le prime informazioni emerse, il giovane cantante sardo, vincitore di Amici e Sanremo avrebbe tentato di rubare sei maglie del valore complessivo di 1200 euro. Proprio dal processo però sarebbe emersa un’altra verità, come …

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Marco Carta ha affrontato il processo per direttissima dopo l’arresto avvenuto ieri sera per furto aggravato alla Rinascente di Milano. Secondo le prime informazioni emerse, il giovane cantante sardo, vincitore di Amici e Sanremo avrebbe tentato di rubare sei maglie del valore complessivo di 1200 euro. Proprio dal processo però sarebbe emersa un’altra verità, come riferisce TgCom24 in queste ore. I fatti sarebbero attribuiti ad altri soggetti e non, dunque, a Marco Carta.

Giudice non convalida l’arresto

Si sarebbe trattato solo di un grande equivoco. Non sarebbe Marco Carta il responsabile del tentato furto alla Rinascente di Milano registrato nella serata di ieri, venerdì 31 maggio. Il suo avvocato, Simone Giordano, al termine dell’udienza che si è tenuta presso il tribunale milanese ha spiegato: “E’ stata chiarita la totale estraneità di Marco Carta. Il giudice non ha convalidato l’arresto e non ha applicato nessuna misura cautelare”.

“Il fatto – ha aggiunto il legale del cantante – è attribuibile ad altri soggetti, lui è totalmente estraneo, è stato acclarato dal giudice. Marco è una bravissima persona”. Il cantante era stato fermato dalla polizia insieme a una donna di 53 anni, per la quale invece l’arresto sarebbe stato convalidato.

La replica di Marco Carta

Dopo la brutta esperienza il giovane ha replicato parlando con i giornalisti: “Non sono stato io a rubare, per fortuna è andato tutto bene, sono felice di poterlo dire. Le magliette – ha aggiunto – non ce le ho io, l’hanno visto tutti. Ora sono un po’ scosso. Chi li ha rubate? Non mi va di dirlo”.

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