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Chiara Ferragni interviene dopo la multa da 1 milione per il Pandoro griffato, Selvaggia Lucarelli: “Cattiva fede”

di Emanuela Longo

Pubblicato il 2023-12-15

L’antitrust si è espressa, tramite sentenza, sulla questione legata a Chiara Ferragni, Balocco e il pandoro griffato, della quale si era occupata per prima Selvaggia Lucarelli nella sua inchiesta su Domani. Oggi, la notizia della maxi multa che ha raggiunto l’imprenditrice e la nota azienda di Pandori e Panettoni, sta facendo inevitabilmente il giro del …

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L’antitrust si è espressa, tramite sentenza, sulla questione legata a Chiara Ferragni, Balocco e il pandoro griffato, della quale si era occupata per prima Selvaggia Lucarelli nella sua inchiesta su Domani. Oggi, la notizia della maxi multa che ha raggiunto l’imprenditrice e la nota azienda di Pandori e Panettoni, sta facendo inevitabilmente il giro del web.

Chiara Ferragni, la replica dopo la maxi multa da un milione

Chiara Ferragni Pandoro

Ma cosa è successo davvero e cosa ha detto in merito l’Antitrust? Chiara Ferragni e Balocco sono state raggiunte da una maxi multa rispettivamente da oltre un milione e da 420 mila euro. Come spiega molto bene un articolo de Il Sole 24 Ore, secondo l’Autorità:

Le suddette società hanno fatto intendere ai consumatori che acquistando il pandoro ”griffato” Ferragni avrebbero contribuito a una donazione all’Ospedale Regina Margherita di Torino. La donazione, di 50 mila euro, era stata invece già effettuata dalla sola Balocco mesi prima. Le società riconducibili a Chiara Ferragni hanno incassato dall’iniziativa oltre 1 milione di euro.

Nel dettaglio, l’Antitrust contesta alle due società riconducibili alla moglie di Fedez e a Balocco di aver attuato “una pratica commerciale scorretta per aver pubblicizzato il “Pandoro Pink Christmas”, “griffato” Chiara Ferragni, lasciando intendere ai consumatori che, comprandolo, avrebbero contribuito a una donazione all’Ospedale Regina Margherita di Torino per acquistare un nuovo macchinario per le cure terapeutiche dei bambini affetti da Osteosarcoma e Sarcoma di Ewing”.

Per questa operazione commerciale, le società della Ferragni avrebbero incassato oltre un milione di euro ma senza versare nulla all’ospedale. Per l’Antitrus, la pratica scorretta sarebbe riconducibile a diverse condotte che oggi vengono contestate:

Far credere, nel comunicato stampa di presentazione dell’iniziativa, che acquistando il “Pandoro Pink Christmas” al prezzo di oltre 9 euro, anziché di circa euro 3,70 del pandoro non griffato, i consumatori avrebbero contribuito alla donazione che, in realtà, era già stata fatta dalla sola Balocco, in cifra fissa, a maggio 2022, quindi molti mesi prima del lancio dell’iniziativa, avvenuto a novembre 2022; aver diffuso, tramite il cartiglio apposto su ogni singolo pandoro “griffato” Ferragni, informazioni idonee ad avvalorare la circostanza – non vera – che l’acquisto del prodotto avrebbe contribuito alla donazione pubblicizzata; aver pubblicato post e stories sui canali social della signora Ferragni in cui si lasciava intendere che comprando il “Pandoro Pink Christmas” si poteva contribuire alla donazione e che la Signora Ferragni partecipava direttamente alla donazione, circostanze risultate non rispondenti al vero, nonostante le sue società avessero incassato oltre 1 milione di euro.

Dopo la diffusione della notizia, ripresa dalla stampa nazionale, Chiara Ferragni è intervenuta cercando di giustificarsi e parlando di buona fede. Parole alle quali fa fatica a credere Selvaggia Lucarelli, che ha commentato sui social:

La tua cattiva fede la spiega bene la sentenza dell’Antitrust.

 

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