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Ballarò puntata del 25 giugno, copertina satirica di Maurizio Crozza: condanna di Berlusconi, dimissioni di Josefa Idem – VIDEO

di Emanuela Longo

Pubblicato il 2013-06-26

Anche ieri sera è andata in onda su RaiTre una nuova puntata del talk show politico condotto da Giovanni Floris, Ballarò, confermato ovviamente anche per la prossima stagione televisiva. Subito in apertura, come avviene di consueto, immancabile la presenza di Maurizio Crozza, il comico genovese che con la sua copertina satirica riesce a farci riflettere …

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Anche ieri sera è andata in onda su RaiTre una nuova puntata del talk show politico condotto da Giovanni Floris, Ballarò, confermato ovviamente anche per la prossima stagione televisiva. Subito in apertura, come avviene di consueto, immancabile la presenza di Maurizio Crozza, il comico genovese che con la sua copertina satirica riesce a farci riflettere ed allo stesso tempo sorridere in merito ai fatti più salienti dell’ultima settimana. Alla luce dei tanti fatti accaduti proprio nelle ultime ore, Crozza ha commentato, rivolgendosi al padrone di casa: “Oggi è l’El Dorado dei comici: c’è la sentenza, ci sono le dichiarazioni, c’è persino la Gelmini in studio. Come mai è venuta lei… la Carfagna aveva pilates?”.

Ovviamente, al centro del monologo non potevano non esserci i riferimenti alla sentenza che ha condannato Silvio Berlusconi a sette anni: “La sensazione è che sia finita l’epoca Silvio. Un uomo che ha cominciato con le televisioni a colori e che ora rischia di finire con la camicia a strisci in bianco e nero” (mentre in sottofondo la Gelmini protestava: “Le piacerebbe…”). Poi, il comico ha proseguito ad ironizzare rivisitando la canzone classica dell’estate “Sapore di mare” in “Sapore di sbarre”: “Sapore di sbarre, sapore di arance, un gusto un po’ amaro, ma è ovvio sono le sbarre”.

Sempre con una velata (ma neppure più di tanto) ironia, Crozza ha continuato: “Lui è davvero perseguitato, non dalla giustizia, ma dai reati! Altro che statista, lui è il più grande reatista degli ultimi 150 anni. In un anno gli hanno già dato 12 anni: è un fenomeno! A livello anagrafico ha 77 anni, ma a livello giuridico sta diventando centenario. La magistratura gli sta allungando la vita!”. Ed ancora, questa volta prendendo di mira Ghedini: “Ma a Berlusconi non gli è venuto il dubbio che Ghedini si sia laureato al Cepu? E’ l’unico che riesce a far prendere al proprio cliente più anni di quelli chiesti dall’accusa!”.

Ma poi ha spiegato che il vero motivo dei sette anni piuttosto che sei, è dato dal fatto che così si fa “cifra tonda”; intanto, la Boccassini alla lettura della sentenza non era presente: “Vuoi mettere gustarsela a casa con tutti gli amici? E’ come la finale dei Mondiali… si sentiva ringhiare la Santanchè dalle casse dietro il divano”. Crozza ha quindi rimproverato Angelino Alfano che per consolare Berlusconi gli ha detto “Tieni duro”: “Angelino, a lui non puoi dire ‘tieni duro’, così non lo aiuti!”.

La copertina è proseguita con l’imitazione di Brunetta impaurito dalla giustizia italiana prima di dare un consiglio alla Biancofiore dopo aver detto che farà ricorso alla Corte europea: “Io fossi in lei lascerei perdere, se no l’Europa rischia di dare a Berlusconi altri 10 anni!”.

Da Berlusconi si è quindi passati al caso Josefa Idem, che si è di recente dimessa dopo la bufera sul mancato pagamento dell’IMU: “Lei è tedesca, precisa. Ha detto: ‘Pagavo niente, ma pagaiavo tanto’”.

Sul finale di copertina, un accenno poi agli ultimi eventi legati al mondo del calcio, alla luce degli ultimi fatti: “Non va tutto male. Ci sono cose buone, come il calcio. Il calcio è sempre un grande momento di evasione”. Il riferimento è alla perquisizione a carico di quasi tutte le squadre di A e di B da parte della Guardia di Finanza per presunta associazione a delinquere, frode fiscale, fatture false e riciclaggio. Immancabile quindi, l’imitazione di Antonio Conte.

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