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Vieni via con me, gli elenchi dei valori della Sinistra e della Destra e la retorica di Bersani e Fini

di Laura Errico

Pubblicato il 2010-11-16

Nella seconda puntata di Vieni via con me i due conduttori Fabio Fazio e Roberto Saviano hanno ospitato Pierluigi Bersani, segretario del Partito Democratico, e Gianfranco Fini, leader di Fli e presidente della Camera. Entrambi hanno letto un elenco contenente i valori del proprio schieramento politico: Pierluigi Bersani ha nominato i valori della Sinistra, mentre Gianfranco Fini …

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Nella seconda puntata di Vieni via con me i due conduttori Fabio Fazio e Roberto Saviano hanno ospitato Pierluigi Bersani, segretario del Partito Democratico, e Gianfranco Fini, leader di Fli e presidente della Camera.

Entrambi hanno letto un elenco contenente i valori del proprio schieramento politico: Pierluigi Bersani ha nominato i valori della Sinistra, mentre Gianfranco Fini ha elencato quelli della Destra.

Ha iniziato il segretario del Partito Democratico, il quale ha elencato vari valori, quali il rispetto per il più debole, il lavoro, l’uguaglianza delle donne, assolutamente condivisibili. Tuttavia molti dei principi che ha nominato rimangono solo sul programma, in quanto i politici in generale, e soprattutto quelli di Sinistra che affermano di sostenere e credere in tali ideali, non si comportano di conseguenza per farli diventare realtà.

Vediamo alcuni punti dell’elenco di Bersani:

1- “Se pochi hanno troppo e troppi hanno poco l’economia non gira, perché l’ingiustizia fa male all’economia”.

Davvero? Allora perché i politici (e soprattutto quelli di Sinistra che condividono tale idea) percepiscono stipendi cospicui?

2- “Ci sono beni che non si possono affidare al mercato: la salute, l’istruzione e la sicurezza”.

La salute è un diritto? Sembra più un privilegio, dato che se ad esempio una persona vuole sottoporsi a dei controlli per fare prevenzione deve sborsare molti soldi e se non dispone del denaro necessario, non può fare nessun controllo!

3- “Un’ora di lavoro precario non può costare di meno di un’ora di lavoro stabile”.

E allora perché un’ora di lavoro dei politici viene retribuita con molto più denaro rispetto a quello di un operaio?

Poi è il momento di Gianfranco Fini, per il quale è valida la stessa introduzione fatta prima per Bersani.

1- “Per quelli di Destra sono generosi i nostri connazionali che in Afghanistan ci difendono dal terrorismo”.

Perfettamente d’accordo! Ma perché in Afghanistan non viene mai mandato il figlio di un politico?

2- “Per la Destra lo Stato deve spendere bene in denaro pubblico”.

Andate a guardare, per esempio, i numerosi edifici fatti costruire e mai utilizzati che vengono mostrati a Striscia la notizia.

3- “Chi fa il proprio dovere viene premiato”.

Infatti chi ha lavorato per un’intera vita, versando sempre i contributi, si trova molte volte con una pensione quasi identica a quella di individui che non hanno mai lavorato e mai versato contributi!

Dopo i due monologhi forse bisognava porre una domanda a Fini ed a Bersani:  che cosa fanno i politici affinché i valori da voi nominati diventino realtà e non si limitino a rimanere solo su un pezzo di carta?

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