logo

Tarantola: “Aboliti L’isola dei famosi e Miss Italia” e sul matrimonio di Valeria Marini, “Incidenti che possono succedere”

di Emanuela Longo

Pubblicato il 2013-05-20

Non è passata certamente inosservata l’intervista rilasciata al quotidiano La Stampa da Anna Maria Tarantola, chiamata a guidare la Tv di Stato un anno fa dall’ex Presidente del Consiglio Mario Monti, dopo ben 42 anni al servizio della Banca d’Italia. Da allora, è trascorso appunto un anno, e Anna Maria Tarantola è pronta a fare …

article-post

Non è passata certamente inosservata l’intervista rilasciata al quotidiano La Stampa da Anna Maria Tarantola, chiamata a guidare la Tv di Stato un anno fa dall’ex Presidente del Consiglio Mario Monti, dopo ben 42 anni al servizio della Banca d’Italia. Da allora, è trascorso appunto un anno, e Anna Maria Tarantola è pronta a fare un bilancio del lavoro svolto e nonostante i primi dubbi iniziali ed il parere non favorevole della sua famiglia, oggi il direttore Rai non si lascia dietro alcun pentimento, continuando quindi dritta nel suo lavoro che ovviamente richiede, “con tutto il consiglio e con il direttore generale Luigi Gubitosi, di aver una visione comune”.

A proposito di visione comune ed in particolare del futuro della Rai, Tarantola dimostra di avere le idee piuttosto chiare: “Credo che la Rai, come concessionaria del servizio pubblico in Italia, debba avere una sua distinguibilità, una sua cifra. Penso che una persona, quando accende la Tv, debba capire se sta guardando la Rai o un’altra emittente”. Ciò che contraddistingue la Tv di Stato è rappresentata “qualità, sempre, in tutto: informazione, fiction, intrattenimento. Qualità vuol dire equilibrio, correttezza, no al sensazionalismo, no alla Tv del dolore”, spiega il direttore Rai, ed in merito ai suoi obiettivi: “Vorrei un’informazione verificata, con un pluralismo non solo politico, ma di genere, di culture, di territorio, di voci”.

La Rai, dunque, sembra avere degli obiettivi chiari da perseguire e che vanno a coniugare perfettamente share e qualità, archiviando quindi quelle trasmissioni che non rientrano in questo ambito, come ad esempio il reality show della sopravvivenza, L’Isola dei Famosi e, come abbiamo appreso di recente, anche Miss Italia: “È la sfida che ci proponiamo e, per esempio, Benigni, con la lettura della Costituzione in tv, ha dimostrato che è possibile. Abbiamo abolito ‘L’isola dei famosi’ e ‘Miss Italia’ perchè non rientravano in questo progetto”.

Eppure, nonostante i tentativi di dare risalto alla qualità, proprio di recente la Rai è stata protagonista di una grande polemica in merito al matrimonio di Valeria Marini (compreso il fattaccio della parolaccia in diretta tv), ed in merito Tarantola ha replicato: “Sono incidenti che possono sempre succedere e spero che ne succedano sempre di meno. Ma vorremmo che la donna sia rappresentata in tv in modo diverso, che la fiction sia più contemporanea, racconti storie più realistiche”.

Potrebbe interessarti anche