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Sanremo 2011, i Testi: Max Pezzali, “Il mio secondo tempo”

di Emanuela Longo

Pubblicato il 2011-02-15

Il palcoscenico della 61esima edizione del Festival di Sanremo, ospiterà anche Max Pezzali, che sul palco dell’Ariston salì per la prima volta nel 1995 come membro del gruppo storico degli 883, insieme a Mauro Repetto. Quest’anno, pur non amando la sfida e la gara insita nella kermesse canora più celebre del Paese, Max torna con …

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Il palcoscenico della 61esima edizione del Festival di Sanremo, ospiterà anche Max Pezzali, che sul palco dell’Ariston salì per la prima volta nel 1995 come membro del gruppo storico degli 883, insieme a Mauro Repetto.

Quest’anno, pur non amando la sfida e la gara insita nella kermesse canora più celebre del Paese, Max torna con un nuovo brano dal titolo “Il mio secondo tempo”, scritto dallo stesso cantante.

Pezzali, come dicevamo, non ama la formula tipica della gara, e lo ammette nel corso di un’intervista al settimanale di Signorini, Tv, Sorrisi e Canzoni, affermando che per lui, partecipare al Festival significa unicamente “mettere in vetrina i miei nuovi prodotti”.

Nella serata dedicata all’Unità d’Italia, Max si cimenterà in “Mamma mia dammi cento lire”, che canterà insieme ad Arisa. Nella serata dei duetti, lo vedremo invece insieme ai comici Lillo e Greg.

A seguire, il testo della canzone che presenterà a Sanremo.

Il mio secondo tempo
di M. Pezzali

Finché un bel giorno non mi sono accorto che
bisognava decidere
finché un bel giorno la carta d’identità
non mi ha rivelato la verità
non è il momento, non è il momento di scherzare
qui c’è un casino, un casino di cose da fare
ho superato, ho superato la metà
del mio viaggio e mi devo sbrigare
che c’è il mio secondo tempo e non voglio perderlo
perché io un po’ mi sento come all’inizio dello show
però è il mio secondo tempo e io voglio godermelo
perché io, io spero tanto che sia splendido.
Finché un bel giorno io non ho capito che era l’ora di scegliere
cose e persone che mi succhiavano via
anche soltanto un grammo di energia
buttare tutto, buttare quello che fa male
o perlomeno buttare quello che non vale non vale niente o non vale almeno un’emozione
se non vale mi devo sbrigare
che c’è il mio secondo tempo e non voglio perderlo
perché io un po’ mi sento come all’inizio dello show
però è il mio secondo tempo e io voglio godermelo
perché io, io spero tanto che sia splendido.
Quanti armadi da svuotare
quante cose da buttare
che sembravano importanti e invece non mi servono
quante occasioni perse da recuperare
quante carte da giocare.
Che c’è il mio secondo tempo e non voglio perderlo
perché io un po’ mi sento come all’inizio dello show
però è il mio secondo tempo e io voglio godermelo
perché io, io spero tanto che sia splendido

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