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Perché i Dear Jack si sono separati? Alessio Bernabei presenta i Follya al serale di Amici 21

di Valentina Gambino

Pubblicato il 2022-04-16

Stasera, nel corso della nuova puntata del serale di Amici 21, ospiti in studio la nuova formazione dei Dear Jack. Vi ricordate del celebre gruppo capitanato da Alessio Bernabei? Durante l’appuntamento di oggi troverete i Follya.  Alessio Bernabei torna con i Dear Jack e cambia nome alla band: i Follya al serale di Amici 21 …

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Stasera, nel corso della nuova puntata del serale di Amici 21, ospiti in studio la nuova formazione dei Dear Jack. Vi ricordate del celebre gruppo capitanato da Alessio Bernabei? Durante l’appuntamento di oggi troverete i Follya

Alessio Bernabei torna con i Dear Jack e cambia nome alla band: i Follya al serale di Amici 21

La band, dopo un primo scioglimento nel 2015 è tornata in pista cambiando nome e lanciando il nuovo singolo dal titolo “Morto per te”. Oltre ad Alessio Bernabei, voce e frontman del gruppo che ha oggi 29 anni, ci sono Riccardo Ruiu (33 anni), Alessandro Presti (31 anni) e Francesco Pierozzi (30 anni).

All’appello manca solo Lorenzo Cantarini, che ai tempi dei Dear Jack suonava la chitarra.

La band presenterà al serale di Amici 21 anche il nuovo singolo intitolato Morto per te, spiegando di cosa parla:

Morto per te è quando l’amore supera ogni limite da raggiungere la dipendenza. L’amore, del quale non si riesce a fare a meno, può essere definito tale? Morire per amore vuol dire rinascere, imparare dagli errori del passato per crescere e vivere meglio il presente.

In questo brano l’amore è tossico, raffigurato come una giostra, dove si alternano continuamente momenti di estrema euforia a lacrime di dolore. L’unico modo di salvarsi da questo luna park è mettere fine alla storia, essere consapevoli. Così anche nell’arte, una morte precede sempre una grande rinascita.

Alessio Bernabei svela perché aveva lasciato il gruppo

Lo scorso anno per la prima volta Alessio Bernabei ha svelato per quale motivo aveva lasciato i Dear Jack:

Ci siamo trovati con un successo inaspettato tra le mani. Prima è una fig*ta, poi ti mangia. La vita privata viene inghiottita da un qualcosa che non lascia spazio nemmeno per te stesso. Uscivo di casa e non c’era un momento in cui la gente non mi chiedeva la foto. Non mi godevo nulla, nemmeno i live. Noi abbiamo fatto il Forum di Assago, ma era come se fosse tutto dovuto, come se fosse normale per aver fatto quel programma. Invece col c**zo che era normale. Ci aspettavamo tutto ciò che è successo, ci sembrava naturale perché quando ci annunciavano, ad Amici, sentivamo le urla delle ragazzine in studio. Eravamo abituati e proprio questo ci ha dato un’illusione. Ma è stata un’illusione: ecco la cosa negativa.

Cosa mi ha fatto dire basta? La convivenza costretta con dei ragazzi con cui non eravamo veramente fratelli, a eccezione di uno. Sei in giro su un van e, dopo un po’, se sei costretto a vedere ogni giorno le stesse facce, ti vai sulle pa*le. Tutte le parti caratteriali negative sono venute allo scoperto. Abbiamo tirato fuori il peggio di noi. […] Il fatto scatenante del mio addio? Una mattina mi sono svegliato e non avevo più voglia di suonare. Quella roba lì mi ha fatto capire che stavo sbagliando direzione. Quello che prima era il mio più grande sogno era diventato il mio peggiore incubo: stare su un palco. Non mi importava più, anche se mi dicevano che avrei fatto l’Arena di Verona, che poi è stato l’ultimo live insieme ai Dear Jack. Dovevo cambiare perché odiavo i miei compagni e la situazione.

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