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Le Iene Show, il monologo di Enrico Brignano sulla favola della Lega – VIDEO

di Emanuela Longo

Pubblicato il 2012-04-12

Ieri sera, è andata in onda, con un giorno di anticipo rispetto al suo tradizionale piazzamento nei palinsesti di Italia 1, una nuova puntata della trasmissione Le Iene Show, condotta da Ilary Blasi ed Enrico Brignano. Anche ieri, oltre ai vari servizi, abbiamo assistito al nuovo monologo realizzato dal mattatore romano ed incentrato sui temi …

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Ieri sera, è andata in onda, con un giorno di anticipo rispetto al suo tradizionale piazzamento nei palinsesti di Italia 1, una nuova puntata della trasmissione Le Iene Show, condotta da Ilary Blasi ed Enrico Brignano. Anche ieri, oltre ai vari servizi, abbiamo assistito al nuovo monologo realizzato dal mattatore romano ed incentrato sui temi caldi della settimana.

Ovviamente, non si poteva non incentrare l’intero argomento sulla Lega Nord. Il consueto monologo su sfondo rosso, è stato così sostituito da uno sfondo verde, mentre Brignano ha “recitato” la sua favola, con tanto di leggio e libro contenente la storia della Lega:

C’era una volta, un manipolo di fieri cavalieri che si facevano chiamare “Barbari sognanti” e abitavano una Nazione chiamata Padania…

Inizia così la storiella raccontata dal comico e presentatore, che così come fatto lo scorso martedì sera Maurizio Crozza, durante la sua copertina satirica in apertura di Ballarò, anche lui ha paragonato la storia ventennale della Lega ad una vera e propria favola. Dove da sorridere c’è veramente molto poco.

Il consueto sfondo rosso che ha caratterizzato finora i monologhi di Brignano, è comparso solo sulle battute finali, quando, al termine della storia, che si conclude con lo “smascheramento” di tutti i vari impicci della Lega da parte dei “giudici del popolo italico”,

i cavalieri della Padania che si compiacevano di farsi chiamare “Barbari Sognanti” vennero chiamati i talleri sonanti, come le monete che s’erano fregati e il colore della loro bandiera da verde Padania divenne rosso vergogna ma vissero tutti felici e contenti perchè tanto poi… scatta la prescrizione di reato.

Clicca qui per rivedere il VIDEO.

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