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In Rai, nel giorno dell’Aids non si può dire “profilattico”

di Emanuela Longo

Pubblicato il 2011-12-02

Profilattico, preservativo, condom e chi più ne ha più ne metta. Sono tanti i termini utilizzati per chiamare il più diffuso strumento contraccettivo ma ancor di più di prevenzione nei confronti delle malattie sessualmente trasmissibili, prima fra tutte l’AIDS. Tanti modi per chiamarlo, ma la sollecitazione a non utilizzarne neppure uno, almeno in Rai. E’ …

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Profilattico, preservativo, condom e chi più ne ha più ne metta. Sono tanti i termini utilizzati per chiamare il più diffuso strumento contraccettivo ma ancor di più di prevenzione nei confronti delle malattie sessualmente trasmissibili, prima fra tutte l’AIDS. Tanti modi per chiamarlo, ma la sollecitazione a non utilizzarne neppure uno, almeno in Rai.

E’ quanto è accaduto ieri, proprio in occasione della giornata mondiale contro l’Aids presso la Tv di Stato, dove i vari conduttori e le redazioni dei programmi che si sono occupati dell’importante giornata, lo scorso mercoledì hanno ricevuto un’email interna che andava a sottolineare la linea del ministero della Salute, da qualche giorno affidato a Renato Balduzzi, con un invito inconsueto e che ha portato a non poche polemiche.

Carissimi, segnalo che nelle ultime ore il ministero ha ribadito che in nessun intervento deve essere nominato esplicitamente il profilattico; bisogna limitarsi al concetto generico di prevenzione nei comportamenti sessuali e alla necessità di sottoporsi al test Hiv in caso di potenziale rischio. Se potete, sottolineate questo concetto.

E’ questa la mail “incriminata”, resa nota dal Corriere.it e che vede la firma di Laura De Pasquale, funzionaria della tv di Stato e che, come detto, andrebbe a riassumere il volere del ministro Balduzzi, “cattolico, buon amico di Rosy Bindi, padre dei Dico, componente fino all’insediamento nel governo, della Commissione dei diritti del Pd, cioè l’organismo che dovrebbe dirimere le divisioni interne sui temi etici”, come scrive il Corriere.

Dall’ufficio stampa del ministero, nella serata di ieri sono giunte tuttavia le smentite relative alla suddetta mail, eppure, sottolinea ancora il quotidiano, “sia nel comunicato ufficiale che pubblicizzava la giornata mondiale dell’Aids, che nella conferenza stampa di presentazione dell’iniziativa, non sono mai state pronunciate le parole profilattico o preservativo”. Semplice coincidenza?

Sembra passata una vita da quando, Ambra Angiolini, in uno spot della campagna di comunicazione 2008 per la lotta all’AIDS del Ministero della Salute, di cui lei ne era testimonial, recitava: “Rispetta la vita, rispetta te stesso e gli altri, usa il preservativo e nell’amore non rischiare”. Ed invece, almeno in Rai, sembra che le cose si stiano per muovere nel verso opposto.

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