logo

Don Matteo 9, il set si sposta da Gubbio a Spoleto ed è già polemica

di Emanuela Longo

Pubblicato il 2013-03-22

Una delle serie che da anni appassiona i telespettatori di RaiUno, è quella che vede protagonista il prete investigatore che dà il titolo alla stessa fiction, Don Matteo, interpretato da Terence Hill. Per dieci anni, il set della serie è stato Gubbio, ma ora, in vista della nona stagione, potrebbero sopraggiungere degli importanti cambiamenti, a …

article-post

Una delle serie che da anni appassiona i telespettatori di RaiUno, è quella che vede protagonista il prete investigatore che dà il titolo alla stessa fiction, Don Matteo, interpretato da Terence Hill. Per dieci anni, il set della serie è stato Gubbio, ma ora, in vista della nona stagione, potrebbero sopraggiungere degli importanti cambiamenti, a partire proprio dalla location che, stando alle ultime notizie, potrebbe essere Spoleto. E’ bastato questo per far scaturire una vera guerra ed accendere la polemica locale. E così, sindaco, vescovo e operatori economici, in una dura lettera al produttore della Lux Vide Luca Bernabei hanno scritto: “La città di Gubbio ha presentato un’offerta tecnico-economica a dir poco stupefacente, non inferiore a quella offerta dalla città di Spoleto”.

Pronta la replica di Bernabei che ha confermato i dubbi dei rappresentanti di Gubbio: “La scelta di non girare a Gubbio è in linea con la necessità del periodo, la crisi internazionale ha toccato tutti i settori dell’economia italiana e ha colpito duramente anche il comparto audiovisivo. Confermiamo che nelle ultime settimane è stato fatto uno sforzo in extremis dalla municipalità eugubina per permettere alla fiction di rimanere sul territorio, ma la preparazione di una fiction richiede tempi lunghi e, a pochi giorni dall’avvio del set, la decisione era già presa”.

Bocche chiuse a Spoleto dove qualche giorno fa Terence Hill e alcuni rappresentanti della casa di produzione si sono recati per un sopralluogo. Ma quali sarebbero le motivazioni alla base di tale decisione radicale? A quanto pare si tratta di problemi logistici come testimoniato dalla mail inviata dalla produzione al Comune, in cui si annotano anche le difficoltà di collegamento tra Gubbio e la Capitale.

“Abbiamo letto con stupore e sconcerto la sua missiva odierna con cui parrebbe potersi chiudere una storia comune lunga più di dieci anni. Nonostante la forte crisi che attanaglia e deprime la nostra area, Gubbio ha composto in tre settimane un’offerta che avrebbe meritato massima attenzione e massimo rispetto. Restiamo convinti che tanti anni di percorso comune e tutti gli sforzi prodotti durante questo lungo periodo, nonché il binomio inscindibile impostosi nell’immaginario tra la città e le vicende di Don Matteo, non possano essere sacrificati in nome di distanze chilometriche risibili e supposte convenienze economiche”, si legge nella mail di risposta da parte della città.

La Lux Vide, non cita esplicitamente il nome dell’altra città che accoglierà il set di Don Matteo, ma nella missiva in cui cerca di placare gli animi, spiega: “Siamo profondamente grati alla città di Gubbio che in questi anni ci ha accolto ma vogliamo rassicurare tutti che Don Matteo non lascerà l’Umbria, si è solo spostata qualche chilometro più in là”. Siamo certi però che, non basterà questa lettera per fermare la “guerra campanilista” giunta solo all’esordio del primo atto.

Potrebbe interessarti anche