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Chi è la compagna di Elly Schlein? Ecco la domanda che ossessiona cronisti e curiosi (ma che a noi non interessa)

di Emanuela Longo

Pubblicato il 2023-03-04

Chi è la compagna di Elly Schlein? Da giorni è caccia all’identità della donna che affiancherebbe la nuova segretaria del Pd. Una vera e propria ossessione, secondo tanti cronisti, in cerca di dettagli intimi, privati, sul conto di Elly. Per lei è stato sufficiente, tre anni fa, fare uno dei più naturali coming out in …

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Chi è la compagna di Elly Schlein? Da giorni è caccia all’identità della donna che affiancherebbe la nuova segretaria del Pd. Una vera e propria ossessione, secondo tanti cronisti, in cerca di dettagli intimi, privati, sul conto di Elly. Per lei è stato sufficiente, tre anni fa, fare uno dei più naturali coming out in diretta tv, ospite di Daria Bignardi, svelando di essere felicemente fidanzata con una ragazza. 

Chi è la compagna di Elly Schlein e perché interessa così tanto

Il punto di forza di Elly Schlein e della sua relazione è stato senza dubbio la riservatezza. Il nome e il volto della donna che condivide con lei successi e momenti bui, ad oggi non sono mai trapelati (per suo preciso volere). Non è certamente questa la priorità, né comprendo l’ossessione che rincorre cronisti e curiosi rispetto all’identità della sua compagna. 

Da tre anni, infatti, la neo segretaria del Pd ha mantenuto riservata la sua vita privata e probabilmente continuerà a farlo, senza l’esigenza di dover “dimostrare” l’esistenza di una persona nella sua vita (leggo su Il Riformista che per qualcuno la caccia all’inafferrabile informazione sarebbe diventato persino motivo di dubitare che esista).

A confermare la veridicità ci ha pensato il Corriere della Sera, secondo il quale una deputata del Pd avrebbe confermato: “Esiste, vivono insieme. Si chiama Paola ed è ancora più riservata di Elly”. Un vero e proprio guaio per i cronisti da tempo a caccia di dettagli sulla loro relazione amorosa.

Eppure a noi dell’identità della compagna di Elly Schlein interessa onestamente ben poco. La parte empatica dell’essere umano si sarebbe dovuta accontentare della sua felicità. “Sono una donna, amo un’altra donna e non sono una madre. Ma non per questo sono meno donna”, aveva detto durante il comizio conclusivo della campagna elettorale per le ultime politiche dello scorso settembre in Piazza del Popolo a Roma. 

A Daria Bignardi, nel 2020, aveva invece confidato: “Premetto che di solito non parlo mai e sono molto riservata sulla mia vita personale, ma in questo caso faccio un’eccezione: sì, sono fidanzata, ho avuto diverse relazioni in passato. Ho amato molte donne e amato molti uomini, in questo momento sto con una ragazza e sono felice, finché mi sopporta. Cammina sempre fianco a fianco, questo è l’importante”.

Perchè dovrebbe interessare il nome di chi “cammina sempre al suo fianco”? Cosa cambierebbe rispetto al suo impegno politico ed alla percezione del suo operato?

Da donna che ama un’altra donna e che non è madre (ma certamente non meno donna), avrei preferito non conoscere il nome della compagna di Elly dando piuttosto maggiore importanza ad un altro suo messaggio: “Non siamo uteri viventi ma persone coi loro diritti”.

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