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Verdiana a BlogTivvù: “Dopo le porte in faccia, Amici mi ha aiutato a volermi regalare completamente agli altri”

di Redazione BlogTivvu.com

Pubblicato il 2013-06-06

Dopo l’intervista a Greta, seconda classificata ad Amici 12 (clicca qui per leggere l’articolo), abbiamo avuto il piacere di poter intervistare anche Verdiana, quarta classificata di un talent che mai, come in questa edizione ha veramente portato alla ribalta dei veri e propri talenti. Verdiana durante il corso della stessa è stata un po’ come …

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Dopo l’intervista a Greta, seconda classificata ad Amici 12 (clicca qui per leggere l’articolo), abbiamo avuto il piacere di poter intervistare anche Verdiana, quarta classificata di un talent che mai, come in questa edizione ha veramente portato alla ribalta dei veri e propri talenti. Verdiana durante il corso della stessa è stata un po’ come un fiume in piena, con tantissime cose da dire e la voglia di dirle. La sensazione che ci ha trasmesso è quella di una persona carica di emozioni, lietissima di poterle distribuire alla gente che la sostiene e la segue.

Per gli estimatori questa lunga intervista crediamo possa essere veramente un piacere, in quanto, oltre ai tanti aspetti di Verdiana, traspare la passione di una giovane donna nei confronti di una lavoro che porta avanti, con grinta e determinazione da 17 anni. Speriamo di aver fatto cosa lieta e, nel frattempo vi auguriamo buona lettura, e se vi va, fateci anche sapere cosa ne pensate!

Come hai vissuto le emozioni della finale e soprattutto se fossi stata tu al posto di Greta, quale concorrente avresti scelto di sfidare per primo e perché?

La finale l’ho vissuta come la chiusura di un bellissimo viaggio, la volevo vivere come uno storyboard, infatti ho iniziato cantando Bella senz’anima perché è la canzone che ho presentato come prima ai casting, mi piaceva conservare il sapore dell’apertura e la chiusura del cerchio. Alla fine io e Greta ci saremmo sfidate per prime. Eravamo quattro talenti diversissimi tra noi, io e Greta siamo due cantanti ma molto diverse, con un gusto musicale diverso, un modo di cantare completamente diverso, però di fatto due cantanti. Però era bella la partita giocata, da parte mia almeno con grandissima sportività. Era un bel momento di spettacolo.

Proprio durante la finale, Miguel Bosè riferendosi a te ha dichiarato che ti ha fatto bene questo isolamento nella scuola. Subito dopo la finale come hai vissuto il primo impatto con la vita “reale” senza sfide e senza telecamere?

Quando ero dentro io parlavo molto con la produzione, in realtà poi quando sono uscita, sono stata anche contenta perché c’è bisogno di tornare ai contatti con la realtà, con i tuoi amici, con le persone a cui vuoi bene, con i social network… sono stata molto contenta.

Mara Maionchi durante un daytime ti aveva definita “un po’ di plastica”, perché le sembravi troppo perfetta, questa cosa ti ha fatto molto male, noi però, abbiamo notato in te una certa emozione perfino quando dovevi raccontare le canzoni che stavi per cantare, oltre ad una bella luce energica nello sguardo. Secondo te, in quel momento cosa non riusciva ad arriva a Mara, oppure ad una fetta di pubblico da casa?

Io adoro Mara Maionchi, a prescindere da tutte le critiche che mi possa fare. Quella critica mi faceva un po’ soffrire perché io canto, perché per me cantare è un’esigenza, quindi essere considerata di plastica mi faceva molto soffrire. Se mi viene intonata la nota, è colpa mia? Mi facevo queste paranoie. Ero arrivata a pensare quasi: “Se una canta una cosa in maniera intonata questo diventa un difetto invece di un valore aggiunto?”, ti fai queste domande. In realtà, magari in un momento non si instaura con una persona un feedback, che magari arriva ad altre mille persone, ma ad una persona non arriva. Meno male che sia così! Poi quella era una critica del momento, per farmi crescere. Mara mi ha seguito anche durante i provini e in un casting mi disse: “Io quando tu canti soffro, perché io vedo che tu hai questa energia dentro, però è come se avessi paura”. Questo un po’ è vero, ma io questo lavoro lo faccio da 17 anni, io ho sempre vissuto di musica, ho iniziato che ero una bambina. Quando avevo 14 anni portavo i soldi a casa, quindi me la sono sempre cavata da sola, ho sempre vissuto di musica. Infatti quando dico che mi sento un’operaia della musica è perché io veramente la musica me la sono reinventata in mille maniere pur di poter vivere di ciò che amavo. Quando sono arrivata ad Amici ho avuto la possibilità di poter fare arrivare quello che facevo prima a tutti, però ci sono arrivata dopo un percorso tortuoso pieno anche di porte in faccia e di “no”, è il classico, succede un po’ a tutti quelli che poi vogliono fare questo lavoro. A me piace vivere la vita intensamente non mi piace avere rimpianti, però poi ti fai una piccola corazza che ti può portare anche dei contro dall’altra parte, perché per proteggerti dal giudizio degli altri non mostri completamente ciò che sei. Amici e la critica di Mara mi ha aiutato invece a liberarmi di questa paura e ritornare a com’ero qualche anno fa, quindi a volermi regalare completamente agli altri attraverso la musica.

In questo momento televisivamente parlando ci sono molte trasmissioni che danno spazio al talento musicale, da X Factor, a The Voice of Italy, Italia’s Got Talent. Cosa ne pensi?

Io penso che i talent diano la possibilità e lo spazio a tanti giovani talenti di farsi vedere e di farsi ascoltare. Oggigiorno non è facile farsi ascoltare, attraverso i talent invece c’è questa possibilità, e quindi è una bella opportunità che danno a giovani come me che hanno voglia di farsi ascoltare.

Ti abbiamo vista entrare ad Amici con la chitarra, speravano di ritrovarti durante il tuo percorso in una versione più acustica, un po’ come ha fatto Emanuele, all’inizio anche Edwyn con il pianoforte… tu come mai hai deciso di lasciare da “parte” nel tuo percorso all’interno del talent la chitarra esibendoti invece su base?

Durante la finale avrei dovuto suonare il pianoforte se fossi andata avanti. Avrei suonato Yesterday dei Beatles. Avrei dovuto suonare la chitarra durante un’altra puntata però ho scelto di non suonarla perché i brani che mi sono stati assegnati durante il serale, non avrebbero avuto giustizia in una situazione unplugged, diciamo che mi sono riservata la possibilità di riprendere la mia chitarra fuori Amici. La mia chitarra è sempre con me, non posso stare senza.

Cosa ci dici di Miguel Bosè? Come ha inciso sul tuo percorso nel serale?

Miguel Bosè è una persona fantastica. Ci ha dato sempre dei consigli validissimi durante le prove prima del serale. Quando andava tutto bene veniva, ti guardava e ti mandava a quel paese simpaticamente. Quando invece c’era qualcosa che doveva correggere centrava esattamente il punto da dover correggere e te lo faceva capire al volo. Dal punto di vista umano ci ha dato tanto, ci ha sempre detto di guardare alla squadra come ad una famiglia. E’ una persona di gran cuore, ma credo che poi si sia visto… quando è andato via noi eravamo tristissimi e lui anche.

E invece Maria De Filippi? Da casa mantiene sempre quell’assetto un po’ freddo. Tu che l’hai vissuta da vicino stando a stretto contatto con lei cosa puoi dirci? Cosa ti ha trasmesso?

Io quando guardavo Amici e sentivo le interviste dei ragazzi che dicevano: “Maria è come una mamma”, io pensavo che fosse una frase fatta. In realtà, esco da Amici e mi ritrovo anch’io a dire questa frase, perché è vero. Lei è sempre lì, tutti i giorni con te… se hai una crisi lei scende in casetta, ti viene a parlare, è sempre lì a sostenerti. Se non ti senti sicura di cantare un brano e vorresti farne un altro lei ti sostiene sempre. La notizia che avrei fatto un disco me l’ha data lei ed è stata una gioia immensa. E’ una mamma chioccia, ti senti protetta in quell’ambiente, mi sono sentita una privilegiata.

A proposito del nuovo album, il 14 maggio abbiamo potuto ascoltare Lontano dagli occhi, e durante il serale abbiamo ascoltato qualche inedito presente al suo interno. Qual è il pezzo che ti rappresenta di più?

Sicuramente Lontano dagli occhi non è stato scelto a caso come primo singolo, perché io volevo raccontare in questo disco le esperienze che noi giovani donne viviamo. Quella canzone parla delle prime convivenze che non sempre vanno a buon fine. Io volevo raccontarla questa cosa perché comunque, una roba del genere l’ho vissuta in prima persona, ho avuto diverse persone che l’hanno vissuta e mi piace pensare che le canzoni sono tue nel momento in cui le canti ma quando le canti per gli altri diventano anche della gente. Poi c’è anche un altro pezzo che mi piace un sacco che è Una giornata nera. Il disco parla dell’amore in maniera tormentata, perché due anni fa io ho vissuto un periodo non molto felice, adesso sto bene, però l’ho voluto cantare per esorcizzare quei momenti sperando che non tornino.

Abbiamo visto che stai gestendo la tua pagina Facebook in prima persona, quanto è importante il contatto diretto con i tuoi fan?

Il rapporto diretto con i fan è importantissimo. Io ne ho bisogno, sono la mia linfa vitale, io li chiamo “compagni di viaggio”, “compagni d’avventura”. Con loro sto cercando di instaurare questo rapporto de “il nostro diario”, perché io sono una che scrive molto ancora alla vecchia maniera, con la carta e la penna, mi piace molto. Quando ero ragazzina scrivevo i diari e mi piaceva molto… ho un po’ il gusto per il vintage per il retrò. Tra l’altro il mio film preferito è Il favoloso mondo di Amélie, un po’ mi rivedo in Amélie e mi piace questa cosa di postare ogni sera, a parte le foto, scrivere un biglietto alla vecchia maniera con carta e penna, fotografarlo e postarlo dove racconto, magari i pensieri più profondi che mi vengono durante la giornata. Mi piace questo rapporto di tenerezza, di dolcezza con le persone che mi seguono. Sono una romanticona, quelli che mi seguono sono sicuramente come me.

Puoi anticiparci qualcosa in merito ai tuoi prossimi progetti? Abbiamo visto che c’è un video in uscita…

Abbiamo registrato il video qualche giorno fa, uscirà tra pochissimi giorni… e adesso, fino alla fine della settimana sarò a Milano per la promozione e poi inizierà lo In store Tour in giro per la penisola, per incontrare la gente che avrà voglia di salutarmi.

Nel tuo futuro vedi nuovamente Sanremo?

Sanremo mi piacerebbe, è sempre una vetrina importantissima, però sto con i piedi per terra, vado con calma e lavoro piano piano e vediamo cosa viene fuori.

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