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Tiziano Ferro, Sanremo 2020: toccante monologo “Non sono sbagliato” (VIDEO)

di Valentina Gambino

Pubblicato il 2020-02-09

Tiziano Ferro, ospite fisso di Sanremo 2020, ha emozionato tutti quanti con il monologo finale durante l’ultima puntata del Festival. Prima di cantare uno dei medley in programma, l’artista di Latina ha avuto modo di parlare al pubblico, raccontando di essere ad un passo dai 40 anni. Tiziano Ferro, il toccante monologo a Sanremo 2020 …

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Tiziano Ferro, ospite fisso di Sanremo 2020, ha emozionato tutti quanti con il monologo finale durante l’ultima puntata del Festival. Prima di cantare uno dei medley in programma, l’artista di Latina ha avuto modo di parlare al pubblico, raccontando di essere ad un passo dai 40 anni.

Tiziano Ferro, il toccante monologo a Sanremo 2020

Tra due settimane compio 40 anni. A 40 anni, per la prima volta ho sognato Dio. – esordisce Tiziano Ferro – Aveva il viso di un adolescente e mi diceva che ho strappato a morsi la vita che volevo. A 40 anni, ho scoperto che non voglio essere una persona alterata dal male. Dove l’arroganza urla, il silenzio elegantemente afferma. A 40 anni ho imparato che non bisogna negarsi all’amore del padre e della madre, mai, né per orgoglio né per timore. L’amore è un lavoro lento e faticoso, fatto di mediazione e di pazienza. Basta ascoltare. A 40 anni so che nessuno può vedere quanto è bello l’amore se non condividi col mondo il tuo sorriso da innamorato.

E ancora:

Ci ho messo 40 anni, ma adesso so che il brutto tempo non esiste. È tutto un susseguirsi di stagioni. Solo questione di ripararsi o scoprirsi al momento giusto. A 40 anni guardo il mondo attraverso il filtro delle mie cicatrici. E grazie a loro curo le ferite che arriveranno. Ho 40 anni e voglio dire al mondo che nessuno dovrebbe mai decidere di vivere soffrendo. E nessuno dovrebbe mai voler morire. Perché subire non è una disgrazia, è una scelta. E la felicità non è un privilegio, è un diritto.

Poi Tiziano Ferro incanta il Teatro Ariston del Festival di Sanremo 2020 con la parte più profonda del suo monologo:

A 40 anni penso proprio non ci sia bisogno di raccontare da che parte sto. La mia storia si scrive da sé. Maniacalmente innamorato delle persone, tutte. Estremista da sempre dalla parte dei deboli. Dio non commette errori. E non credo abbia iniziato il 21 febbraio 1980. Non sono sbagliato. Nessuno lo è. Non accetto speculazioni sul tema. Non provateci nemmeno. Ho 40 anni ormai.

Naturalmente, quando il cantante ribadisce di non essere sbagliato non accettando speculazioni sul tema, parla della sua dichiarata omosessualità.

 

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