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Stipendi della Rai? Tiberio Timperi e Massimo Giletti dicono quanto sarebbe giusto guadagnare

di Laura Errico

Pubblicato il 2010-09-12

Dopo le tante polemiche che ci sono state sul contratto richiesto da Antonella Clerici per la nuova stagione televisiva e la replica della stessa conduttrice, si discute sugli stipendi che percepiscono coloro che lavorano in Rai (ricordiamo che la Rai è una televisione pubblica e che si paga il canone per vederla!) e su quanti …

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Dopo le tante polemiche che ci sono state sul contratto richiesto da Antonella Clerici per la nuova stagione televisiva e la replica della stessa conduttrice, si discute sugli stipendi che percepiscono coloro che lavorano in Rai (ricordiamo che la Rai è una televisione pubblica e che si paga il canone per vederla!) e su quanti soldi dovrebbero prendere.

Uno degli ultimi personaggi televisivi che ha espresso una sua opinione sull’argomento è stato Tiberio Timperi, il quale, durante la conferenza stampa di presentazione della trasmissione Mattina in famiglia, asserisce che secondo lui il paramentro per stabilire quanto denaro una persona del mondo dello spettacolo debba guadagnare è lo share che riesce ad ottenere con il suo programma.

Mi piacerebbe davvero che una parte del contratto venisse agganciata agli indici di ascolto,

afferma il conduttore.

Anche Massimo Giletti, che presto partirà con L’arena di Domenica In su RaiUno (per conoscere le novità ed i cambiamenti di tale programma leggi questo articolo), si pronuncia sull’argomento, esprimendo un’idea diversa da quella di Tiberio Timperi.  Sull’ADNKRONOS Massimo Giletti afferma:

La questione è molto più complessa. Per valutare il compenso da assegnare ad un conduttore non basta considerare lo share. È necessario infatti valutare gli avversari delle altre reti e la collocazione oraria. Se un programma va in onda di notte otterrà ad esempio meno share rispetto ad un altro che ha una maggiore visibilità. La proposta di Timperi, insomma, mi sembra piuttosto limitata. Una cosa è certa  mentre noi discutiamo di queste cose i colleghi di Mediaset se la ridono.

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