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Soleil Sorge e le accuse di razzismo: ex compagna di reality la difende “triste e ingiusto”

di Emanuela Longo

Pubblicato il 2021-10-02

Soleil Sorge può piacere o non piacere. Per gran parte del pubblico del GF Vip rischia di apparire maleducata, arrogante, saccente. Ma certamente non è razzista e sa bene come dosare le parole e come si gioca in un reality, essendo lei un’esperta nel campo. A prendere le sue difese dopo lo spregevole teatrino andato …

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Soleil Sorge può piacere o non piacere. Per gran parte del pubblico del GF Vip rischia di apparire maleducata, arrogante, saccente. Ma certamente non è razzista e sa bene come dosare le parole e come si gioca in un reality, essendo lei un’esperta nel campo. A prendere le sue difese dopo lo spregevole teatrino andato in scena anche ieri sera è stata Nicole Rossi, ex compagna di avventura a Pechino Express.

Nicole Rossi difende Soleil Sorge dopo le accuse di razzismo

In un lungo messaggio postato nelle sue Instagram Stories, Nicole Rossi ha voluto dire la sua su quanto avvenuto nei giorni scorsi nella Casa del GF Vip ai danni di Soleil, costretta a chiedere scusa per qualcosa che non le appartiene e per un’accusa che il branco le ha dipinto addosso al solo scopo di affossarla:

Soleil Stasi può essere quello che volete, ma è così come la vedete. E’ schietta, sa che sta giocando, sa che sta facendo televisione, sa che c’è da intrattenere e nel farlo non è mai ipocrita ma sempre diretta anche a costo spesso di esserlo troppo. Non si perde in buonismi sterili perché sa come funziona un reality e ha le sue idee su questo.

Rispetto alle accuse di razzismo ed all’atteggiamento dei suoi compagni di avventura nel GF Vip, l’ex di Pechino Express ha proseguito:

Ma lei almeno gioca ad armi pare, sai sempre cosa aspettarti, non colpisce basso ma sa come scaricarti. Quello che sta subendo lo trovo di una profonda ingiustizia. Una frase totalmente decontestualizzata usata da tutte (dico tutte perché sono principalmente donne) come pretesto per andarle contro.

Ho sentito parlare di picchiare, massacrare, donne ADULTE e presunte paladine della morale. Ho sentito svariate volte pronunciate la parola “psicopatica” verso Soleil. Dimostrazione che alla maggior parte di loro dell’ educare ad un mondo più inclusivo non frega un cazz* ma hanno semplicemente sfruttato un pretesto molto gettonato per massacrarla.

Persone davvero attente alla delicatezza del prossimo non userebbero questi termini con tale leggerezza, perché sanno che hanno un peso. Trovo questa polemica un enorme controsenso. Strumentalizzare una causa, con urli palesemente forzati e assenza totale di discorsi fondati su informazione ma anzi, pieni di altro odio, è quanto di più brutto si possa vedere in tv e soprattutto quanto di più lontano dall’attivismo.

Non c’è nulla che mi mandi più in bestia del vedere persone a cui oggettivamente non frega e non è mai fregato un cazz*, parlate di temi di cui non capiscono nulla solo per cavalcare un’onda o trovare una strategia (non parlo naturalmente dei diretti interessati ma di tutti gli altri). Questo rovina, agli occhi del grande pubblico, il lavoro delle persone che davvero fanno attivismo. Molto triste, molto ingiusto. Da sole non riuscivano a reggere il confronto e hanno optato per queste losche soluzioni.

La Rossi ha poi voluto puntare il dito anche contro una parte del discorso di Alfonso Signorini che ha ribadito di essere stando del politicamente corretto:

In tutto ciò io ovviamente non condivido il discorso per il quale “il politicamente corretto” vada condannato. Ma in che senso?! Non va sfruttato per fare audience come spesso fate voi, questo certamente. Ma l’educare ad un linguaggio meno cafone offensivo penso che sia solo che un bene. Non vedo come non dire parole denigratorie verso il prossimo ed evitare sfondoni di ignoranza retrograda possa essere una censura o in qualche modo limitante per un programma. Questo atteggiamento in tv porta a pensare che l’attivismo sia quello, così la gente che non ne sa, si stufa e si schiera ed è tremendamente nocivo. #lattivismononèquesto. Visto che gli hashtag li leggete tutti.

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