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Sanremo 2015, i voti alle prime dieci canzoni in gara: promossi, rimandati e bocciati

di Valentina Gambino

Pubblicato il 2015-02-11

Ieri è andata in onda la prima puntata del Festival di Sanremo 2015. Risultati straordinari in termini di auditel con uno share di oltre 40%. Carlo Conti si è portato a casa la serata come accade quando conduce I Migliori Anni oppure Tale e Quale Show. In questo articolo però ci concentreremo solo sulle esibizioni …

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Ieri è andata in onda la prima puntata del Festival di Sanremo 2015. Risultati straordinari in termini di auditel con uno share di oltre 40%. Carlo Conti si è portato a casa la serata come accade quando conduce I Migliori Anni oppure Tale e Quale Show. In questo articolo però ci concentreremo solo sulle esibizioni dei dieci Big in gara che ieri, lunedì 10 febbraio, hanno calcato emozionati il Palcoscenico del Teatro Ariston. Tra stonature eclatanti, vecchi ritorni e pezzi belli e non… bene, cominciamo.

Sanremo 2015: ecco i voti di Blog Tivvù, da Chiara a Nesli

Chiara con Straordinario è stata la prima cantante ad aprire emozionatissima la kermesse musicale. La sua prima canzone d’amore (ha dichiarato in una intervista) e forse ancora non è abbastanza pronta avvolta nel suo vestito giallo canarino. Voce sempre impeccabile, per carità. Timbro costantemente riconoscibile, unico nel suo genere ma la canzone non ci arriva al primo ascolto, sicuramente merita ripetuti ascolti anche se sembra qualcosa di già sentito (assomiglia vagamente ad un pezzo che potrebbe cantare Annalisa), voto (sulla fiducia): 6 ½ (ma può crescere).

Gianluca Grignani con Sogni infranti torna a Sanremo dopo moltissimi anni e forse poteva pure restarsene a casa. Lui è un bravissimo cantautore, sa come usare le parole ma poi si perde per strada, non riesce più a collocarsi nonostante il fortissimo desiderio di rivalsa. Io in sintesi, non ho capito una parola del testo, oltre all’intonazione troppo carente per una manifestazione importante come Sanremo. Paolo Giordano ha scritto su Twitter che era al suo meglio… pensa se non fosse stato in forma. Vuole fare il rocker ma forse dovrebbe darsi una calmata, voto: 4.

Alex Britti con Un attimo importante è il secondo Big in gara dopo Grignani dotato di intonazione un po’ traballante. E’ un ottimo musicista, ma questo blues, caro Alex è davvero vecchiotto ed “Oggi sono io” l’hai già scritta. Nonostante tu abbia mescolato il tutto frullandoci dentro il più comune pop l’impresa è fallita, pure se vuoi cambiare il mondo. Voto (perché siamo buoni): 5.

Malika Ayane con Adesso è qui (Nostalgico presente) è la seconda donna dopo Chiara a calcare il Palcoscenico del Teatro Ariston di Sanremo; partendo dal presupposto che considero Malika di una eleganza incredibile con tutte le stravaganze che si porta appresso, credo di amarla ed apprezzarla in qualsiasi contesto. La Ayane insomma, è una che piace a Blog Tivvù! Sa il fatto suo e non sbaglia (quasi mai). Finalmente ascoltiamo la prima canzone bella (senza indecisioni) della kermesse canora e l’ha cantata Malika, un nome, una garanzia… diciamola tutta. Voto: 8.

Dear Jack con Il mondo esplode tranne noi, Alessio è sempre vestito come quando devi andare al parchetto sotto casa per una canna al volo. Lo stile è sempre lo stesso. Loro fanno ingrifare le ragazzine, probabilmente il loro compito principale è questo. Alessio live ha sempre avuto qualche incertezza ma la canzone sembra dare delle speranze ai giovani, e la cosa piace. Le ragazzine oltre che essere ingrifate vogliono essere libbbere (con tre b per rendere chiaro il concetto). Qualche imperfezione e sporcatura che rende il brano velatamente rock e velatamente Modà, ma può andare. Voto: 6 ½.

Lara Fabian con Voce ha la solita voce perfetta, anche se mi ricorda Ivana Spagna degli anni ’90, il che è qualcosa di sconvolgente oltre che tragico. Che dire? Classicone da Sanremo, forse troppo per il 2015. Basta così Lara, aggiornati in stile 2.0. Voto: 5.

Nek con Fatti avanti amore ha portato sul palcoscenico dell’Ariston la nuova Laura non c’è 2.0. A differenza di Grignani e Britti che rimangono saldamente incollati alla solita “solfa” rock (riuscito male) e blues (decente solo per la chitarra) sentita mille volte. Nek invece si è presentato con il solito pop rock molto gradevole ed incalzante. Un gradito ritorno! Voto: 7 ½.

Grazia Di Michele e Mauro Coruzzi con Io sono una finestra. Una vera emozione intensa, una “biografia autorizzata” che Grazia ha scritto per Mauro, una delicata ballata jazz sull’identità di genere cantata in punta di piedi, quasi sussurrata. Niente di scontato, solo grandi verità ed un applauso per essersi messi in gioco in maniera tanto elegante. Voto: 9

Annalisa con Una finestra tra le stelle, nonostante io non ami la scrittura di Kekko Silvestre mi rendo conto che tutto ciò che canta Nali diventa poetico, perfetto e quasi irreale. Lei peraltro diventa sempre più matura acquistando una forte consapevolezza, bellissima e consapevole, un perfetto mix! Voto: 7.

Nesli con Buona fortuna amore, è stato l’ultimo dei dieci Big a calcare il Palcoscenico del Teatro Ariston di Sanremo 2015. Che dire? Dopo che ha volutamente messo da parte il rap (si sentiva sotto pressione perché suo fratello è oggettivamente più bravo?) è entrato in questo mood che non capisco. Non è pop, non è rock, non è pressoché nulla. Una volta l’hanno definito punk, ho riso per un giorno. Nesli mi piaceva quando faceva rap, adesso non più. Mi sembra la brutta copia di se stesso e mi sembra che si sia anche velatamente costruito un personaggio buono e buonista per piacere un po’ a tutti, ma io non ci casco. Non è mai intonato ed a parte canzoni come “La fine” e “Dimentico tutto” scritta per Emma, resta poco di Nesli, per me. Voto: 5.

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