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Sanremo 2011, seconda serata: passano il turno Serena Abrami e Raphael Gualazzi; fuori Patty Pravo e Al Bano

di Valentina Gambino

Pubblicato il 2011-02-17

Dopo la pubblicità arriva sul palcoscenico del Teatro Ariston l’attore Andy Garcia. Ma perché? Ha qualche film da promuovere?  Intervistina intima, ma sinceramente li seguo poco, confesso. Bocciatissima la cravatta se proprio devo dire qualcosa a riguardo. Andy dispensa parole italiane: “Io guardo ma non tocco!” e nel frattempo sta preparando un film, adesso abbiamo …

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Dopo la pubblicità arriva sul palcoscenico del Teatro Ariston l’attore Andy Garcia. Ma perché? Ha qualche film da promuovere?  Intervistina intima, ma sinceramente li seguo poco, confesso. Bocciatissima la cravatta se proprio devo dire qualcosa a riguardo. Andy dispensa parole italiane: “Io guardo ma non tocco!” e nel frattempo sta preparando un film, adesso abbiamo capito cosa ci fa a Sanremo questa sera.

Andy Garcia si mette al piano e tutti impazziscono, ma io no.

Pochi attimi e passa la paura, mentre sul palco salgono Luca Barbarossa e Raquel Del Rosario. Mi ero dimenticata totalmente di loro, proprio Fino in fondo. La canzone non è brutta in realtà, ma non è nemmeno bella, non c’è quindi cosa peggiore per un pezzo, l’essere anonimo intendo.

E’ il turno di Davide Van de Sfroos e di Sandokan con le infradito (non dice così?). Il pezzo è musicalmente orecchiabile, ma non capire una sola parola del testo è fastidioso da pazzi. Tremo al pensiero di un duetto con la Oxa.

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Dopo i consigli per gli acquisti si torna in diretta con Luca e Paolo. Ed io, nonostante la loro presenza trovo che il Festival quest’anno sia lento e noioso.  Si parla di politica e si parla di Santoro.

Dopo Luca e Paolo è il turno di Roberto Vecchioni con Chiamami ancora amore. Il testo è bello devo ammetterlo, ma la canzone mi annoia da pazzi, e credo sia vivamente il caso di smetterla di fare gli intellettuali per forza facendoci piacere un pezzo oggettivamente noioso, poetico perché no, ma noioso.

Il pubblico invece impazzisce e sembra gradire.

L’ultima Big in gara è Giusy Ferreri con Il mare immenso. Il pezzo questa sera mi convince ancora di più, brava Giusy, scatenatissima e con una bellissima canzone oltre che con un bel look.

Pubblicità, ma mi raccomando “Stiamo uniti”, che fastidioso tormentone.

E’ il turno di un’altra canzone in gar… ah no, è solo la Rodriguez. Intonata però, non c’è nulla da dire. Balla e canta con Valerio Pino ex ballerino di Amici.

Prima di scoprire i due Big eliminati è il turno dei Giovani, ad aprire la gara è Serena Abrami, molto quotata a quanto pare, ex di X Factor con un pezzo scritto da Niccolò Fabi dal titolo Lontano da tutto. La canzone è bella, delicata come chi l’ha scritta.
Voto: 7.

Il secondo giovane in gara è l’amico rasta Anansi con Il sole dentro. Pezzo pop reggae senza lode né infamia, assomiglia vagamente ad un pezzo di Brusco, con il look di Vacca.
Voto: 5/6.

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Dopo la pubblicità sale sul palco la terza Giovane in gara, Gabriella Ferrone con Un pezzo d’estate. Vogliamo parlare delle coreografie in stile Tiziano Ferro? No, il pezzo non mi convince, vuole fare la gggiovane ma mia nonna era decisamente più giovanile, look vecchio, vecchissimo e canzone bruttina.
Voto: 5.

L’ultimo artista in gara è Raphael Gualazzi, con Follia d’amore, direttamente dalla scuderia di Caterina Caselli. Io non amo il jazz, lo dico subito, anzi, è un genere musicale che proprio non sopporto. Lui è bravo, è palese quanto visibile.
Voto: 6 (giusto perché sa il fatto suo).

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Mi sono distratta, ma nel frattempo c’è stato uno stacchetto di Luca e Paolo, giusto per la cronaca, un tributo a Ric e Gian.

E adesso un’inglesina tutto pepe (Gianni morandi docet), Eliza Doolittle.

I due Giovani che passano il turno sono:  Serena Abrami e Raphael Gualazzi, eliminati quindi Anansi e i suoi rasta e Gabriella Ferrone.

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Dopo la réclame (giusto per citare Antonellina) si torna in diretta con un balletto. Ed intanto sono le 00.26, non ne possiamo più, fuori i nomi.

Eccoli finalmente, fuori Al Bano e Patty Pravo. Mi dispiace per la seconda, mentre per il primo per niente.

A domani!

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