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Raoul Bova: “Tuo padre è un ladro, tuo padre divorzia, tuo padre è gay. Se parlo è per proteggere i miei figli”

di Valentina Gambino

Pubblicato il 2013-10-08

In questo ultimo periodo di Raoul Bova si è parlato davvero molto. Prima il ricovero in ospedale per accertamenti diventato in un attimo un “giallo” e un “mistero”. Poi accusato di evasione fiscale ha prontamente risposto definendo la situazione come un vero e proprio accanimento e, in ultimo, la presunta fine del suo matrimonio con …

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In questo ultimo periodo di Raoul Bova si è parlato davvero molto. Prima il ricovero in ospedale per accertamenti diventato in un attimo un “giallo” e un “mistero”. Poi accusato di evasione fiscale ha prontamente risposto definendo la situazione come un vero e proprio accanimento e, in ultimo, la presunta fine del suo matrimonio con Chiara Giordano, dopo tredici anni di amore e due figli. Tra le pagine di Vanity Fair lo sfogo dell’attore è quasi d’obbligo, semplicemente per preservare i figli.

“Se io sono un personaggio pubblico e conosco le regole del gioco, i miei figli non hanno fatto nulla per meritarsi questo trattamento… L’assedio dei fotografi li spaventa… Poi c’è la scuola: i compagni a casa hanno genitori che leggono, ascoltano, e a tavola commentano queste cose, e i figli le sentono, e tornando a scuola le ripetono, con la cattiveria che possono avere i bambini: tuo padre sta male, tuo padre è un ladro, tuo padre divorzia, tuo padre è gay… Se mi vedo costretto a parlare, è per proteggere loro”, afferma Bova nel nuovo numero di Vanity Fair per puntualizzare una volta per tutte le tristi situazioni in cui involontariamente è stato “catapultato”.

Per quanto riguarda il divorzio, ha spiegato che la crisi con la moglie è in corso da anni, puntualizzando: “Chiara e io nel tempo siamo molto cambiati. Il cambiamento a volte unisce e a volte no. Noi due, purtroppo, non ci siamo più capiti… Allora è iniziato un periodo molto lungo in cui ci siamo parlati, ci siamo confrontati. Abbiamo provato in tutti i modi a risolverli, quei problemi, ma purtroppo non è bastato… E alla fine abbiamo deciso di comune accordo, con grandissimo dolore e con grandissima civiltà, di prendere strade diverse. Lo abbiamo fatto perché crediamo troppo al valore della famiglia per tenerla in piedi a qualunque costo, come facciata, senza onestà. È un atto non dico di amore, ma di rispetto per l’amore che c’è stato tra di noi”.

Per quanto riguarda invece le voci sulla sua presunta omosessualità, l’attore mette in chiaro anche questo punto, affermando:

Lo dico apertamente, mi piacciono le donne. Se fossi omosessuale, credo che non avrei nessun problema a riconoscerlo. O forse non lo direi: perché questo obbligo di dichiararsi, di giustificarsi? Nessuno va in giro a dire: piacere, sono etero. Più di metà dei miei amici sono gay. Persone con cui sono cresciuto e andato a scuola, con cui lavoro. È per loro, soprattutto, che mi fa ribrezzo questo modo razzista e retrogrado di usare l’etichetta di omosessuale come una macchia inconfessabile, come una peste.

Foto articolo: vanityfair.it

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