logo

Pride Month 2023, #2 Emma Marrone: chi ci mette la faccia ogni giorno “per diventare persone migliori”

di Emanuela Longo

Pubblicato il 2023-06-02

Perché Emma Marrone come rappresentante della nostra rassegna sul Pride Month 2023? Perché il suo essere libera da pregiudizi ha fatto della cantante salentina una donna schietta e decisa a difendere i diritti della comunità LGBTQIA+ sin dal giorno zero.  Pride Month 2023, #2 Emma Marrone Nessuna paura di esporsi dalla parte giusta, da sempre …

spinner

Perché Emma Marrone come rappresentante della nostra rassegna sul Pride Month 2023? Perché il suo essere libera da pregiudizi ha fatto della cantante salentina una donna schietta e decisa a difendere i diritti della comunità LGBTQIA+ sin dal giorno zero. 

Pride Month 2023, #2 Emma Marrone

Emma Marrone

Nessuna paura di esporsi dalla parte giusta, da sempre a favore per il riconoscimento dei diritti delle coppie omosessuali, Emma non si è limitata solo ad esprimere il suo punto di vista su tematiche sociali fondamentali ma è scesa concretamente in campo, al fianco della comunità gay.

Le sue idee sono sempre state chiare a tutti, malgrado i pettegolezzi sulla sua sfera privata. A Grazia, Emma dichiarò apertamente:

Quando all’inizio della mia carriera si parlò della mia presunta omosessualità, chiamai subito a casa. E papà mi disse ‘Non mi importa se torni con un uomo e una donna, basta che torni con qualcuno che ti rende felice’.

Se fossi gay non avrei problemi a dirlo, ma sono d’accordo con chi sceglie di non farlo. Non voglio difendermi. Essere gay non è un’accusa, né un insulto. Il coming out dovrebbe essere un fatto privato, un’esigenza personale, non una giustificazione o una scusa in un clima di caccia alle streghe.

Se avessi una figlia gay vorrei crescesse in un mondo in cui le siano garantiti gli stessi diritti di tutti. Soprattutto quello di essere felice. Nessuno può giudicare quando un amore è sano oppure no.

Unioni civili e famiglie arcobaleno

Nel 2016 Emma Marrone è salita sul palco di piazza del Popolo insieme a Paola Turci per ribadire l’importanza del riconoscimento dei “diritti per tutti”. Entrambe d’accordo su temi come il matrimonio egualitario e la stepchild adoption, hanno sostenuto la comunità accerchiate dalle famiglie arcobaleno sul palco. Contrarie ad una legge non completa che lasci fuori i bambini con le loro famiglie.

In quella occasione Emma fece sentire tutto il suo sostegno nei confronti delle famiglie arcobaleno:

Sono qui perché questo è un momento storico importante, un momento dell’evoluzione non solo per le coppie omosessuali, ma per tutti. Se vogliamo vivere in un paese civile dobbiamo abbracciare questa evoluzione perché questi diritti sono di tutti noi, dei figli che ci sono e dei figli che avremo. Sono qui perché la mia famiglia mi ha insegnato che non ci sono amici gay e amici normali, anche se gli amici gay effettivamente sono più simpatici, ci sono solo amici. La mia famiglia mi ha insegnato a non discriminare e a non essere razzista. I figli nascono dall’amore, non ci sono figli di coppie omosessuali e di coppie etero. Ci sono figli cresciuti con amore e cresciuti senza amore. Questa è l’unica differenza.

[…] Io non sono mamma, un giorno potrei essere mamma, vorrei essere mamma e vorrei che mio figlio o figlia nascesse in un mondo dove non lo chiamano fr**io a scuola, questa è la differenza.

Due anni dopo, quando l’allora ministro della famiglia, Lorenzo Fontana rilasciò delle affermazioni che indignarono, ancora una volta Emma intervenne ribadendo con forza le sue posizioni. 

“Le famiglie arcobaleno? Per la legge non esistono”, disse il politico leghista in una lunga intervista post giuramento al Quirinale. In tanti – Vip e non solo – si sentirono toccati dalle due asserzioni, tanto da inondare i social di hashtag come #noiesistiamo e #arrestatecitutti, quest’ultimo utilizzato dalla cantante salentina. In quella occasione Emma condivise uno scatto che la ritraeva mentre cantava con in braccio un bambino con le guance dipinte con i colori dell’arcobaleno.

La bandiera arcobaleno a sostegno dell’amore libero

Lo scorso 20 maggio, in occasione della tappa romana del Per sempre tour di Paola e Chiara, sul palco dell’Auditorium della Conciliazione è salita anche Emma, ospite speciale, la quale ha intonato insieme al duo Iezzi il brano “Fino alla Fine”. 

Al termine dell’esibizione Emma, insieme alle due cantanti, ha sventolato la bandiera arcobaleno e ha lanciato un appello per i diritti LGBTQIA+

Viva l’amore libero. Non dobbiamo aspettarci solo determinate situazioni come il Pride ma bisogna metterci la faccia ogni giorno per diventare persone migliori.

Potrebbe interessarti anche