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Pomeriggio Cinque: la mamma di Franco Fiorito attacca Barbara D’Urso: “Crede di essere una donna normale? Lei è disumana!”

di Francesca Tordo

Pubblicato il 2012-10-03

Nel corso della puntata di ieri di Pomeriggio Cinque, è stato dato ampio spazio alla vicenda relativa all’arresto di Franco Fiorito, ex capogruppo del Pdl alla Regione Lazio, della quale se ne è parlato in studio insieme a Paolo Del Debbio, padrone di casa della trasmissione Quinta Colonna. Quando ormai l’ampia parentesi sembrava essere chiusa …

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Nel corso della puntata di ieri di Pomeriggio Cinque, è stato dato ampio spazio alla vicenda relativa all’arresto di Franco Fiorito, ex capogruppo del Pdl alla Regione Lazio, della quale se ne è parlato in studio insieme a Paolo Del Debbio, padrone di casa della trasmissione Quinta Colonna. Quando ormai l’ampia parentesi sembrava essere chiusa (almeno per la puntata di ieri della trasmissione Mediaset), tanto che la conduttrice Barbara D’Urso aveva già aperto un nuovo capitolo avente come ospite Ana Laura Ribas, ecco che è accaduto l’imprevedibile.

Come annunciato dalla stessa conduttrice sul suo Twitter (e tramite il suo blog ufficiale al termine della puntata), durante la pubblicità le è stato comunicato che al telefono c’era la signora Anna Tintori, madre di Franco Fiorito. Al ritorno in onda, messa in collegamento telefonico in diretta con Pomeriggio Cinque, la madre di Fiorito ha così esordito:

Io le vorrei precisare che non è bello ridere delle disgrazie altrui. Lei è una conduttrice, che è diventata adesso conduttrice perché è stata un’attrice, io non la voglio offendere come sta offendendo mio figlio. Perché lei, indirettamente, sta offendendo in una maniera indelicata, insensibile un ragazzo che ancora deve essere giustiziato.

La telefonata non è stata un vero e proprio confronto quanto piuttosto uno sfogo da parte della signora Anna, senza possibilità per la D’Urso di replicare subito:

Ancora non ha fatto niente e non può ridere delle disgrazie altrui. Perché lei, avrà pure lei figli. E mi auguro che nella vita le diano tante soddisfazioni come ha dato mio figlio a me. E mi auguro che non possa mai avere una disgrazia umana, umana e ridere sulle spalle… Io non riderei mai sulle spalle di un ragazzo che sta soffrendo le pene dell’inferno.

Da questo momento in poi, la donna ha dato il meglio di sé, asserendo senza interruzione:

Ma ci gode che è arrestato un ragazzo? Ci gode che è arrestato ingiustamente? Ma non si vergogna di stare lì a fare la conduttrice con questa disumanità che si trova addosso? Lei crede di essere una donna normale? Lei è disumana! Lei… non è vero… lei è una donna che ha amato tanti uomini, che ha amato tanti uomini, che nella vita conosce solo l’amore. Ma non sa la passione di una mamma per un figlio. Che cosa sta facendo con tro mio figlio, insieme a Del Debbio? Mio figlio è sano, è puro, mio figlio non ha fatto niente. Finché la giustizia non dirà quello che ha fatto, lei non si può permettere di ridere sulle spalle di un ragazzo che sta soffrendo le pene dell’inferno. La smetta di ridere sulle spalle di un uomo che è stato appena accusato ingiustamente. E’ ancora tutto da dimostrare. Per favore, se vuole fare la conduttrice, è inutile che fa quella faccia, se vuole fare la conduttrice la faccia con serietà, non quei sorrisetti. Perché l’umanità, la gente ha bisogno di umanità. Una mamma che sta male e sta morendo di dolore non può sopportare che una persona mai vista né conosciuta che ha la fortuna di stare in televisione faccia tutto quello che sta facendo lei a mio figlio in questo pomeriggio. Ha capito?

Ha poi concluso, chiudendo la telefonata:

Lei non deve ridere di mio figlio. Lei non deve ridere di mio figlio. Altrimenti, io, un domani, mi auguro che possa pure lei capitare alla mamma come me. Mio figlio non ha fatto niente. Niente. Niente.

A quel punto la telefonata si è interrotta, nonostante Barbara desiderasse un confronto con la donna; la conduttrice ha quindi deciso di mettere fine a tale parentesi non prima di aver sottolineato di comprendere pienamente il dolore della famiglia, senza tuttavia nascondere, sul finale di intervento, un pizzico di vena ironica legata alla circostanza:

Io non rido di suo figlio e comprendo tantissimo il suo dolore. Mi dispiace perché vorrei interloquire con lei. Però sinceramente io mi preoccupo di non ridere quando intervisto qua un uomo al quale hanno magari strappato via il lavoro o una donna alla quale hanno ammazzato la figlia. Se magari ci è scappato un sorrisino su alcune dichiarazioni di suo figlio, ci perdoni, parlo anche a nome di Paolo Del Debbio. Proverò, continuerò a fare la conduttrice, lo so fare solamente in questo modo, mi scusi signora, grazie.

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