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Ornella Muti, Sanremo 2022: “sostengo la cannabis terapeutica, mia mamma morta senza potergliela dare”

di Emanuela Longo

Pubblicato il 2022-02-01

E’ bastata una foto Instagram di Ornella Muti, prima co-conduttrice a Sanremo 2022, insieme alla figlia Naike Rivelli mentre indossano monili a forma di foglia di marijuana per sollevare nelle passate ore un polverone. Oggi, in conferenza stampa è giunta la replica dell’attrice che affiancherà Amadeus sul palcoscenico dell’Ariston. Ornella Muti replica alla polemica sulla …

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E’ bastata una foto Instagram di Ornella Muti, prima co-conduttrice a Sanremo 2022, insieme alla figlia Naike Rivelli mentre indossano monili a forma di foglia di marijuana per sollevare nelle passate ore un polverone. Oggi, in conferenza stampa è giunta la replica dell’attrice che affiancherà Amadeus sul palcoscenico dell’Ariston.

Ornella Muti replica alla polemica sulla cannabis

Alcuni deputati di Fratelli d’Italia hanno sollevato la polemica ritenendo “improprio il sostegno alla liberalizzazione della cannabis espresso in un post da parte della co-conduttrice di Sanremo”, Ornella Muti. “L’uso della cannabis in Italia è illegale, se non per uso terapeutico”, avevano specificato.

Ed oggi proprio Ornella Muti ha fatto chiarezza sullo scatto social in questione, dicendosi per l’appunto una sostenitrice della cannabis terapeutica. L’attrice ha quindi respinto le polemiche asserendo:

Mi spiace questa polemica, non giro per il backstage distribuendo canne. Io mi riferisco alla cannabis terapeutica, parlo di quello, non di un abuso di sostanze. Io, ad esempio, mi curo con l’omeopatia, ma non sono io a poter parlare dell’uso della cannabis terapeutica anche per i bambini epilettici e le persone malate. La cannabis viene legata erroneamente alla canna e non è per l’aspetto ludico. 

Poi, entrando nel personale, ha aggiunto:

Mi rendo conto che i cambiamenti sono sempre spaventosi e difficili, io mi curo con omeopatia non è vietata. La pianta dà olii e ed estratti. Mia madre ha avuto anni difficili prima di morire, le è stata prescritta ma non sono riuscita a dargliela in tempo. A mia madre ho dovuto dare tanti psicofarmaci che annebbiano la coscienza, l’ho persa senza poterle dire ciao perché non mi riconosceva più. Ognuno deve fare quello che si sente, ma anche avere il diritto di dire: io mi voglio curare così io mi sento bene così e mi spiace venga confuso.

 

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