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Nadia Toffa morta, la fake news che fa indignare, ma lei la prende con ironia: “I social funzionano anche dall’aldilà”

di Emanuela Longo

Pubblicato il 2018-05-27

Come spesso accade per personaggi famosi, anche Nadia Toffa è stata suo malgrado vittima di una fake news che la spacciava per morta. Una bufala di cattivo gusto, naturalmente, nata soprattutto dopo la notizia della sua malattia in seguito al cancro che sta combattendo e di cui ne aveva parlato lei stessa in diretta tv …

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Come spesso accade per personaggi famosi, anche Nadia Toffa è stata suo malgrado vittima di una fake news che la spacciava per morta. Una bufala di cattivo gusto, naturalmente, nata soprattutto dopo la notizia della sua malattia in seguito al cancro che sta combattendo e di cui ne aveva parlato lei stessa in diretta tv a Le Iene. Nonostante questo però, l’intelligente Nadia ha voluto rispondere a tono sui social, Facebook e Twitter, usando ancora una volta l’arma dell’ironia. Ecco quali sono state le parole dell’amata conduttrice tv.

Nadia Toffa morta? Lei risponde così

“Ragazzi incredibile!!!!! Questa sì che è una notizia! Facebook funziona anche dall’aldilà”, ha commentato Nadia Toffa alla notizia della sua morte. “Dato che Noi qui siamo in tanti e ci vogliamo bene vi va di fare scudo con me tutti insieme? Contando fino a 3 e poi toccando ferro con le (emoticon delle corna)? Poi ditemi se l’avete fatto. Vi abbraccio forte e penso comunque che la vita me l’abbiano allungata”, ha concluso.

Nadia Toffa nelle ultime settimane è stata assente nel corso delle puntate de Le Iene della domenica al fine di potersi sottoporre alle cure e per questo ha rinunciato anche alla sua ospitata alla trasmissione Amici di Maria De Filippi. Proprio nelle passate ore, però, la Toffa aveva rotto il silenzio in occasione dell’assegnazione di un riconoscimento al Premio Giornalistico internazionale Marco Luchetta per un reportage realizzato insieme al collega Marco Fubini.

“Il pensiero va a tutti quei bambini che sono costretti a subire abusi e che non hanno nemmeno la forza di gridare aiuto, e sono ancora tanti, troppi che hanno bisogno di essere salvati, e ogni violenza che subiscono è un pugno nello stomaco a tutti noi. L’inchiesta sul giro di prostituzione minorile vicino allo stadio San Nicola di Bari è una di quelle inchieste che ti scuote l’anima. Sei sbattuto senza filtri di fronte alla peggiore miseria umana. Eravamo partiti con l’obiettivo di porre fine a questo schifo. In passato ci siamo già occuparti di inchieste simili, ma fatti di questa gravità eravamo abituati a vederli in posti lontani da noi, paesi in via di sviluppo dove purtroppo la tratta dei bambini è quasi alla luce del sole. Ma mai avrei pensato di vedere quello che ho visto in pieno giorno in una delle città più belle ed evolute d’Italia. Nei mesi successivi, fino a poche ore fa, le indagini delle forze dell’ordine hanno portato all’arresto di molte persone cosiddette ‘per bene’ con l’accusa di pedofilia. Una vergogna che andava fermata e così è stato”, ha detto la Toffa.

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