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Nadia Toffa, dove aveva il tumore? “Cancro al cervello, se non operabile prognosi è a 6 mesi”

di Emanuela Longo

Pubblicato il 2019-08-14

Dopo la notizia della morte di Nadia Toffa, sono in tanti a domandarsi quale tumore abbia ucciso a soli 40 anni la giovane giornalista e conduttrice de Le Iene. La bionda guerriera ha voluto abbattere il tabù che ruota attorno alla malattia rendendo i suoi follower sempre partecipi della battaglia che stava compiendo ma senza …

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Dopo la notizia della morte di Nadia Toffa, sono in tanti a domandarsi quale tumore abbia ucciso a soli 40 anni la giovane giornalista e conduttrice de Le Iene. La bionda guerriera ha voluto abbattere il tabù che ruota attorno alla malattia rendendo i suoi follower sempre partecipi della battaglia che stava compiendo ma senza mai approfondire l’argomento. Tuttavia, sembra ormai chiaro che il cancro che ha colpito la Toffa, fino alla morte, sia stato tra i più aggressivi e non si esclude possa trattarsi di cancro al cervello. A tal proposito, l’agenzia Dire ha intervistato Alessandra Fabi, Responsabile di Oncologia medica 1 dell’Istituto Nazionale Tumori Regina Elena di Roma, la quale ha in parte confermato l’ipotesi del tumore al cervello.

Nadia Toffa e il tumore al cervello

L’esperta, parlando del cancro al cervello che avrebbe colpito Nadia Toffa, ha spiegato: “Le prospettive oggi sono ancora poco promettenti. Si tratta infatti di una patologia estremamente aggressiva anche perché non c’è una identificazione di farmaci target come invece accade in altre patologie tumorali solide che colpiscono ad esempio il rene, la mammella o la pelle come il melanoma”.

La strada principale, a suo dire, resta quella della chirurgia insieme a chemioterapia e radioterapia. “Il campo dell’immunoterapia, negli ultimi due o tre anni, ha dato risultati modesti. Questo non significa però che bisogna gettare la spugna anche perché ci sono molti studi in corso per quanto riguarda i trattamenti del glioblastoma e recidive della malattia”, ha aggiunto.

“L’intervento chirurgico è il trattamento prioritario al momento della diagnosi. Nel caso contrario in cui il tumore cerebrale non sia operabile la prognosi per il paziente è a sei mesi. Si tratta di tumori poco chemioresponsivi, ecco perché si cerca di trovare alternative terapeutiche alla chemioterapia che rimane comunque tutt’ora il trattamento farmacologico principale”, ha proseguito, confermando così il retroscena svelato dalla giornalista di Libero.

 

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Nadia ci ha lasciato. Ma non hai perso la sua battaglia. Ciao Toffa, ci mancherai sempre.

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