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Marco Vannini, famiglia contro Franca Leosini, lettera alla Rai “anche la Sciarelli all’oscuro di tutto”

di Emanuela Longo

Pubblicato il 2019-07-09

L’intervista ad Antonio Ciontoli di Franca Leosini per il doppio appuntamento di Storie Maledette continua ad essere nell’occhio del ciclone. Dopo le dichiarazioni dell’uomo imputato nel processo sulla morte di Marco Vannini (ed ancora in attesa della Cassazione che lo vedrà tornare in aula il prossimo febbraio), la mamma della vittima ventenne si era ampiamente …

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L’intervista ad Antonio Ciontoli di Franca Leosini per il doppio appuntamento di Storie Maledette continua ad essere nell’occhio del ciclone. Dopo le dichiarazioni dell’uomo imputato nel processo sulla morte di Marco Vannini (ed ancora in attesa della Cassazione che lo vedrà tornare in aula il prossimo febbraio), la mamma della vittima ventenne si era ampiamente sfogata attaccando la giornalista di Raitre. Lo scorso mercoledì poi, l’avvocato Celestino Gnazi, rappresentante legale dei Vannini, ha provveduto a inviare a loro nome una mail indirizzata al Presidente Rai Marcello Foa, a tutti i membri del CdA, all’Amministratore Delegato Fabrizio Salini, al Direttore e Vice Direttore di RAI 3 Stefano Coletta e Giovanni Anversa, nonché all’USIGRAI. La missiva, ad oggi, avrebbe visto la replica del solo direttore della terza rete Rai. Il contenuto della mail era stato pubblicato integralmente dallo stesso legale sul suo profilo Facebook.

Marco Vannini, legale famiglia scrive alla Rai dopo intervista a Ciontoli

“I miei assistiti esprimono grande sconcerto e la più ferma indignazione in ordine al contenuto alla intervista di che trattasi: non solo e non tanto relativamente a dichiarazioni ed atteggiamento (già abbondantemente noti) dell’intervistato ma soprattutto in relazione alla conduzione dell’intervista”. Inizia così la lunga mail del legale dei Vannini in riferimento al doppio appuntamento con Storie Maledette andato in onda nei giorni scorsi d incentrato sull’intervista ad Antonio Ciontoli, accusato di aver esploso il colpo di pistola che ha ucciso Marco Vannini, la notte tra il 17 ed il 18 maggio 2015.

“I miei clienti, invero, hanno preso atto che sia trattato non già di una intervista ma di mere dichiarazioni assistite, conducenti esclusivamente alla esposizione della linea difensiva della famiglia CIONTOLI senza alcun contraddittorio, senza il minimo accenno alle contrapposte argomentazioni accusatorie sostenute dalla famiglia VANNINI e addirittura con il suggerimento, da parte della conduttrice Franca LEOSINI di argomentazioni difensive cui, sinora, il pudore (se in questa vicenda di pudore si può parlare) aveva impedito di far cenno”, prosegue nella missiva l’avvocato Gnazi.

Il riferimento è in particolar modo alle parole pronunciate da Franca Leosini nella puntata del 30 giugno scorso, quando asserì: “C’è da credere che Marco non abbia capito, non abbia realizzato di essere stato raggiunto da un colpo d’arma da fuoco (che gli aveva appena bucato polmoni, cuore e costola! N.D.S.) perché altrimenti si sarebbe attivato lui per primo… avrebbe insistito per chiamare un’ambulanza…”. Parole che, a detta di Gnazi, avrebbero imbarazzato lo stesso intervistato.

I genitori di Marco Vannini, di contro, non sarebbero mai stati interpellati o avvisati delle due puntate speciali di Storie Maledette, incentrate sul delitto del figlio. “Appresa la circostanza dal lancio pubblicitario hanno contattato Federica SCIARELLI, che sin dall’inizio ha trattato il caso su RAI 3 e del caso conosce in modo approfondito ogni aspetto: ebbene, è difficile crederlo, ma persino la SCIARELLI era all’oscuro di tutto”, si legge ancora.

La richiesta dei Vannini è ora quella di “essere messi nelle condizioni di replicare a quanto emerso dalle citate trasmissioni (scusandosi di non riuscire a pronunciare la parola “intervista”) ma, in disparte ciò, chiedono alle SS.LL. di prendere visione del contenuto di siffatte trasmissioni e di comunicare ai miei assistiti se lo ritengano in linea con le linee guida di un Servizio Pubblico”.

La replica di Raitre

Solo nelle passate ore l’avvocato Celestino Gnazi ha fatto sapere, sempre tramite il suo profilo Facebook della replica ricevuta alla sua mail: “Il dr. Stefano Coletta, Direttore di RAI 3 ha risposto alla mia mail venerdì scorso alle ore 18 circa. Ho avuto possibilità di leggerla soltanto ora. Ringrazio il Dr. Coletta. Non siamo d’accordo su una piccola parte del contenuto (che però costituisce il cuore del discorso) ma queste sono riflessioni che comunicherò privatamente al Direttore”.

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