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La tv che fa male: un’ora di televisione dannosa quanto due sigarette

di Emanuela Longo

Pubblicato il 2011-08-16

In molti, critici tv, telespettatori e associazioni in difesa del consumatore, si sono spesso lamentati di fronte alle molteplici trasmissioni televisive giudicate oltremodo diseducative, schierandosi di conseguenza contro le stesse con iniziative che invitavano a rivedere e ridimensionare i messaggi trasmessi, tenendo conto soprattutto dei più giovani. Oggi, oltre alle critiche sui contenuti, si apprende …

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In molti, critici tv, telespettatori e associazioni in difesa del consumatore, si sono spesso lamentati di fronte alle molteplici trasmissioni televisive giudicate oltremodo diseducative, schierandosi di conseguenza contro le stesse con iniziative che invitavano a rivedere e ridimensionare i messaggi trasmessi, tenendo conto soprattutto dei più giovani.

Oggi, oltre alle critiche sui contenuti, si apprende un’altra notizia preoccupante in materia di televisione. Secondo uno studio pubblicato sul British Journal of Sports Medicine e condotto da alcuni ricercatori australiani su un vasto campione di 11mila persona di età superiore ai 25 anni, un’ora davanti alla tv può essere dannosa almeno quanto due sigarette. Nello specifico, per ogni 60 minuti trascorsi davanti al piccolo schermo, la nostra vita si accorgerebbe di ben 22 minuti. Appassionati di show, serie tv, fiction e reality vari siete avvisati. Altro che parolacce, bestemmie e violenze in prima serata.

La lunghezza della nostra vita, sembra dipendere in parte anche dal modo in cui decidiamo di condurla, facendoci quindi riflettere sulle abitudini di ciascuno di noi, anche le più “banali” o rilassanti, come per l’appunto starsene comodamente sul divano a guardare la tv.

Si legge nei risultati della ricerca condotta dai ricercatori dell’università del Queensland:

Il tempo trascorso guardando la tv è associato a una riduzione dell’aspettativa paragonabile a quella legata ai principali fattori di rischio per malattie croniche, come l’inattività fisica o l’obesità.

Ma la ricerca, non si limita solo alle abitudini degli australiani; secondo gli stessi ricercatori, infatti, i medesimi effetti dannosi possono essere comparati con la gran parte dei paesi industrializzati. Relativamente all’Italia, in base al rapporto Eurispes 2008, l’8% dei telespettatori italiani trascorre più di 4 ore al giorno davanti al piccolo schermo.

Quello condotto dai ricercatori australiani, non è certamente il primo studio capace di sottolineare gli effetti collaterali della tv; all’inizio del 2011 infatti, un altro studio aveva dimostrato come due ore giornaliere davanti la tv sarebbero capaci di aumentare del 20% il rischio di ammalarsi di patologie quali diabete di tipo 2 e malattie cardiache.

Un ulteriore studio, aveva invece paragonato i danni provocati da troppa televisione, a quelli prodotti dal fumo, dall’obesità e dalla mancanza di attività sportiva.

E’ davvero arrivato il momento di spegnere la tv in cambio di qualche minuto di vita in più?

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