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Festival di Sanremo 2013, i Testi: Daniele Silvestri con “A bocca chiusa” e “Il bisogno di te”

di Valentina Gambino

Pubblicato il 2013-02-12

Daniele Silvestri, cantautore romano classe 1968. Figlio di Alberto Silvestri, famoso autore televisivo e sceneggiatore, debutta nel campo della musica nel 1994 con il primo disco omonimo aggiudicandosi la Targa Tenco come miglior album d’esordio. Cantante di rottura, innovativo, musicale, audace. Uno che muove la musica e le folle, uno che sa perfettamente cosa scrivere …

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Daniele Silvestri, cantautore romano classe 1968. Figlio di Alberto Silvestri, famoso autore televisivo e sceneggiatore, debutta nel campo della musica nel 1994 con il primo disco omonimo aggiudicandosi la Targa Tenco come miglior album d’esordio. Cantante di rottura, innovativo, musicale, audace. Uno che muove la musica e le folle, uno che sa perfettamente cosa scrivere per farti almeno sperare nel cambiamento. Non calcava il palcoscenico del Teatro Ariston di Sanremo dal 2007, anno in cui partecipò cantando La paranza, ma ci torna davvero molto volentieri.

Ed infatti, a riguardo ha affermato:  “Ci ritorno, e volentieri con due canzoni molto diverse l’una dall’altra  che rappresentano le mie due facce: quella seria e quella un po’ cialtrona. “A bocca chiusa” è un piccolo film con un finale a sorpresa, “Il bisogno di te” è uno scioglilingua”. Durante la kermesse musicale uscirà un mini CD contenente le due canzoni più due inediti. Durante la serata dedicata a Sanremo Story invece, Daniele canterà Piazza Grande, bellissimo brano cantato da Lucio Dalla al Festival del 1972.

Per l’angolo della curiosità, direttamente dal sito di TV Sorrisi e Canzoni riportiamo:  Al suo debutto al Festival, nel 1995 nella sezione Nuove Proposte, vinse con il suo brano “L’uomo col megafono” il premio “Volare” della critica. Bissò il successo nel 2002 vincendo sempre il premio della critica “Mia Martini” con la canzone “Salirò”.

Foto apertura articolo: © copyright Massimo Sestini

Di seguito i testi delle canzoni.

A bocca chiusa

Fatece largo che … passa domani, che
adesso non si può
oggi non apro , perché sciopererò
e andremo in strada co’ tutti gli striscioni
a fare come sempre la figura dei fregnoni
a me de questo sai , non me ne importa
niente
io oggi canto in mezzo all’altra gente
perché ce credo o forse per decenza
che partecipazione certo è libertà
ma è pure resistenza
e non ho scudi per proteggermi ne’
armi per difendermi
ne’ caschi per nascondermi o santi
a cui rivolgermi
ho solo questa lingua in bocca e forse
un mezzo sogno in tasca
e molti , molti errori brutti , io
però li pago tutti.

Fatece largo che … passa il corteo,
se riempiono le strade
via Merulana, così pare un presepe,
e semo tanti che quasi fa paura
o solo tre sfigati come dice la questura
e le parole, si lo so, so’ sempre quelle
ma è uscito il sole e a me me sembrano
più belle
scuola e lavoro, che temi originali
se non per quella vecchia idea de esse
tutti uguali
e senza scudi per proteggermi ne’ armi
per difendermi
ne’ caschi per nascondermi ne’ santi
a cui rivolgermi
ho solo questa lingua in bocca e se
mi tagli pure questa
io non mi fermo, scusa, canto pure
… a bocca chiusa
guarda quanta gente c’è che sa rispondere
dopo di me…
a bocca chiusa

Il bisogno di te

Sa sa prova 2,3, sa prova prova sa sa
prova,2,3, prova…
Ho provato per te
un dolore che ormai
ho capito cos’è
perché ancora di più quando tu te ne
vai
è il bisogno di te
quello che non vorrei
e tu potrai non crederci
ma io scommetterei
Che hai bisogno di me
anche se non lo sai
hai bisogno di me pure tu
e presto capirai
che il bisogno che c’è
non si placherà mai
allora adesso giurami
che non mi lascerai
non ti lascio solo, non ti lascio solo,
non ti lascio solo, non ti lascio solo…
Io divido con te
ogni singola idea
quando chiami io corro da te
che nemmeno Mennea
Posso fare di te
la mia sola mania
allora adesso giurami
di non andare via
non ti lascio solo, non ti lascio solo,
non ti lascio solo, non ti lascio solo…
Allego fermo immagine
di un’era lontanissima
noi due vicini e liberi
padroni su quell’isola
capaci di ogni iperbole
l’amore, poi la musica
e gli amici a quella tavola
la foto tu conservala se vuoi
io tanto ho un’altra copia sai
anzi, parecchie copie sai
perché non si sa mai
così, guardandola, immagino
che non mi tradirai
ma non lo vedi che (tutto intorno a te)
può capitare che (tutto intorno a te)
ti gira male e (tutto intorno a te)
non c’è nessuno che (tutto intorno a te)
ti può proteggere (tutto intorno a te)
ti può difendere (tutto intorno a te )
ti sa comprendere (tutto intorno a te)
non c’è nessuno che possa tranne me
perché io no (no, no)non ti lascio
solo, non ti lascio solo non ti lascio
solo no
(no, no) non ti lascio solo, non ti
lascio solo non ti lascio solo no
non è pensabile
non è un’ipotesi percorribile
fare da solo non è plausibile
ci sono troppe, troppe trappole
devi conoscere troppe regole
ti devi dare una vita stabile
per evitare l’imprevedibile
ci vuole pure qualcuno vigile
per cui io no
perché io no (no, no) non ti lascio
solo, non ti lascio solo non ti lascio
solo no
(no, no) non ti lascio solo, non ti
lascio solo, non ti lascio solo no
sa sa prova 2,3, sa prova prova sa sa
prova,2,3, prova…

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