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Fabrizio Frizzi, oggi camera ardente in Rai e funerali mercoledì 28 marzo

di Emanuela Longo

Pubblicato il 2018-03-27

Dopo la giornata dedicata al dolore, quella di ieri 26 marzo, in seguito alla triste notizia della morte di Fabrizio Frizzi, oggi sarà quella del saluto. Il popolare e amatissimo conduttore 60enne torna a “casa”, in quell’angolo di Rai che per lunghi anni lo ha accolto e dal quale si è fatto amare dai telespettatori …

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Dopo la giornata dedicata al dolore, quella di ieri 26 marzo, in seguito alla triste notizia della morte di Fabrizio Frizzi, oggi sarà quella del saluto. Il popolare e amatissimo conduttore 60enne torna a “casa”, in quell’angolo di Rai che per lunghi anni lo ha accolto e dal quale si è fatto amare dai telespettatori che in queste ore stanno piangendo la sua scomparsa. Ad accoglierlo per l’ultimo saluto, prima dei funerali, sarà proprio Mamma Rai, come annunciato in un comunicato ufficiale diffuso ieri.

Fabrizio Frizzi, camera ardente e funerali

Oggi, martedì 26 marzo, a partire dalle ore 10:00 sarà allestita la camera ardente che resterà aperta fino alle 18:00, un lasso dii tempo durante il quale il pubblico potrà rendere il suo ultimo sentito saluto a Fabrizio Frizzi, morto due notti fa a causa di une emorragia cerebrale. Qui ovviamente assisteremo ad una lunga sfilata non solo di gente comune ma anche di amici e colleghi che coglieranno l’occasione per celebrare un’ultima volta il conduttore dal sorriso rassicurante che ci ha tenuto compagnia per lunghi anni.

Accanto al feretro non mancherà ovviamente la moglie Carlotta Mantovan, giornalista Sky ed ex Miss Italia, con la quale Fabrizio frizzi convolò a nozze nel 2014 e dalla quale ebbe la piccola figlia Stella, alla quale oggi va il pensiero di tanti.

Per i funerali di Fabrizio Frizzi occorrerà attendere mercoledì 28 marzo quando saranno celebrati a partire dalle ore 12:00 alla Chiesa degli Artisti in Piazza del Popolo a Roma. Una scelta importante e sotto certi aspetti doverosa, perché con Fabrizio Frizzi se ne va per sempre quel modo garbato di fare televisione, senza urlare ma sorridendo, come solo lui sapeva fare.

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