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Elisa Anzaldo lascia il Tg1. Nella lettera a Minzolini, la denuncia contro un “Tg che fa una campagna di informazione contro”

di Emanuela Longo

Pubblicato il 2011-05-25

“Caro direttore, Ti chiedo di essere sollevata dall’incarico di conduttrice del Tg1 della notte. Ritengo non sia più possibile per me rappresentare un telegiornale che, secondo la mia opinione, ogni giorno rischia di violare i più elementari doveri dell’informazione pubblica: l’equilibrio, l’imparzialità, la correttezza, la completezza…”. Inizia così la lettera scritta da Elisa Anzaldo, ormai …

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“Caro direttore, Ti chiedo di essere sollevata dall’incarico di conduttrice del Tg1 della notte. Ritengo non sia più possibile per me rappresentare un telegiornale che, secondo la mia opinione, ogni giorno rischia di violare i più elementari doveri dell’informazione pubblica: l’equilibrio, l’imparzialità, la correttezza, la completezza…”. Inizia così la lettera scritta da Elisa Anzaldo, ormai ex volto del Tg1 di Augusto Minzolini, edizione notturna, inviata allo stesso direttore. E’ l’ora di cena, infatti, quando la missiva giunge sulla bacheca del Tg1.

Una lettera di dimissioni, ma ancor più una lettera di vera e propria denuncia quella scritta dalla Anzaldo, la quale sottolinea una serie di episodi sinonimo di “mala informazione”, con l’omissione o la censura di notizie che, se rese pubbliche, andrebbero tutte a svantaggio del premier Silvio Berlusconi.

Aggiunge la Anzaldo nella sua missiva: “Per motivi professionali e deontologici non ritengo più possibile mettere la faccia in un Tg che fa una campagna di informazione contro”, prima di ringraziare lo stesso Minzolini, “per avermi spiegato il perché non consideri notizia quelle che io invece ritengo tali e come me molti mezzi di informazione”.

Già lo scorso 19 aprile, la Anzaldo aveva fatto intendere la sua volontà a lasciare il Tg1, ma fu proprio il direttore a convincerla a restare, fino all’11 maggio, data della missiva, resa pubblica solo ora attraverso il quotidiano La Repubblica, giunta all’indomani dell’intervista al Tg1 di Berlusconi, costata alla rete ben 250mila euro di multa.

La Anzaldo, va così ad aggiungersi alle altre due colleghe, Maria Luisa Busi e Tiziana Ferrario, anche loro in rotta con l’ideologia del Tg della prima rete Rai.

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