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Ballarò: tante urla e il trionfo di Vendola

di Davide Longo

Pubblicato il 2010-01-27

La puntata di ieri, visibile sul sito www.ballarò.rai.it, è stata una delle più incomprensibili dell’ultima stagione: Floris fa una fatica immensa a tenere alta l’attenzione sugli scomodi temi sollevati nella puntata, come ad esempio il centrodestra che non abbassa le tasse e il centrosinistra che si divide sulle primarie, oppure il tema delle tasse Tremontiane …

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La puntata di ieri, visibile sul sito www.ballarò.rai.it, è stata una delle più incomprensibili dell’ultima stagione: Floris fa una fatica immensa a tenere alta l’attenzione sugli scomodi temi sollevati nella puntata, come ad esempio il centrodestra che non abbassa le tasse e il centrosinistra che si divide sulle primarie, oppure il tema delle tasse Tremontiane e le promesse elettorali che rimarranno tali, senza essere esaudite.

Gli ospiti, come la presidente del PD Rosy Bindi, il presidente della Puglia e leader di Sinistra e Libertà Nichi Vendola, il viceministro alle infrastrutture Roberto Castelli, la candidata alla presidenza del Lazio per il PdL Renata Polverini, il segretario della CGIL Guglielmo Epifani, l’imprenditrice Anna Maria Artoni, il presidente della Ipsos Nando Pagnoncelli, hanno mantenuto comportamenti diversi.

Innanzitutto il viceministro Roberto Castelli, che come al solito si è espresso in lingua padana, nella quale mancano anche alcuni vocaboli fondamentali come “nero” o “dialogo democratico” (ah, queste lingue pure!), ieri sera ha fatto sfoggio di tutta la potenza delle sue corde vocali urlando come un ossesso ogni volta che il segretario Epifani o Vendola prendevano la parola e non ha mai, dico mai, sviscerato in modo soddisfacente i temi proposti nella puntata.
Dunque Renata Polverini, l’ex-sindacalista di area UGL che pare abbia evaso 19 mila euro nel comprare una casa (che sbadata!), parla della candidata Pd Emma Bonino nel Lazio con termini che in realtà paiono non troppo lusinghieri.
Rosy Bindi invece, pur non mostrando la solita attenzione ai problemi del paese, o così ci è parso, almeno parla in modo pacato e non urla sovrastando gli altri.

Gli unici a salvarsi sono Guglielmo Epifani, molto attento ai problemi dei lavoratori, almeno lui, e Nichi Vendola, il trionfatore delle primarie in Puglia e probabile vincitore delle regionali pugliesi, che parla sempre tranquillo, pragmatico e attento ai problemi di quei cittadini che lui potrebbe effettivamente rappresentare di qui a due mesi. E questo, ovviamente, fa piacere.

Interessanti poi i cartelli coordinati da Nando Pagnoncelli, che ci mostrano come i condannati in via definitiva o indagati appartenenti a centrodestra e Udc siano ancora tutti in carica, mentre pare che il Pd stia eliminando quelle candidature con problemi giudiziari.
È doveroso ricordare che né La Destra di Storace, né Prc-Pdci, Sinistra e Libertà e Idv hanno candidati o parlamentari indagati o condannati in via definitiva.
Infine, raccomandandovi la visione della puntata che abbiamo trattato finora, vorrei darvi una notizia interessante e partecipare a un momento di ricordo collettivo.

La notizia: nelle regioni del Piemonte, Lombardia, Campania, Emilia-Romagna e Veneto vi sarà alle regionali una lista autofinanziata, che non prende contributi statali, che Beppe Grillo ha creato insieme a moltissimi giovani chiamata Movimento a cinque stelle. È una notizia che i grandi giornali e telegiornali stentano a dare, e mi sembrava giusto che il nostro Blog la desse non come consiglio politico ma come semplice notizia degna di interesse. Perché i cittadini devono poter sapere per poter decidere.

Infine, il ricordo: Oggi è la Giornata della Memoria. Non si ricorda solo la Shoah, ma tutti i genocidi, come quello perpetrato dai Turchi contro gli Armeni, la guerra Hutu-Tutsi in Ruanda, lo sterminio di socialisti e anarchici negli anni venti negli Usa, l’Inquisizione, i gulag staliniani, gli eccidi perpetrati durante la seconda guerra mondiale in Jugoslavia da parte di truppe italiane, fasciste e regie, e tanti altri ancora. Ricordiamoli oggi, si, e ricordiamoli in tutti gli altri giorni dell’anno, indefessi, adamantini, e che il loro sacrificio, il sacrificio di milioni di esseri umani si erga a monito, affinché noi non facciamo proliferare le idee e gli atti antilibertari e razzisti, xenofobi o autoritari.
Grazie, a tutti i lettori, per avermi sopportato: un grazie davvero di cuore.

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