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Ballarò, puntata 3 dicembre, copertina satirica di Maurizio Crozza sulla legge elettorale – VIDEO

di Federico Lanza

Pubblicato il 2013-12-04

Anche ieri sera è andata in onda su RaiTre una nuova appassionante puntata all’insegna della trasmissione politica condotta in prima serata da Giovanni Floris, Ballarò, la quale ha visto anche questa settimana, subito in apertura, l’intervento satirico di Maurizio Crozza, artefice della sua nuova copertina. Il comico genovese ha aperto rivolgendosi al padrone di casa …

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Anche ieri sera è andata in onda su RaiTre una nuova appassionante puntata all’insegna della trasmissione politica condotta in prima serata da Giovanni Floris, Ballarò, la quale ha visto anche questa settimana, subito in apertura, l’intervento satirico di Maurizio Crozza, artefice della sua nuova copertina. Il comico genovese ha aperto rivolgendosi al padrone di casa della trasmissione e dandosi ripetutamente del cretino. I motivi sono presto detti: “Ma io te l’ho mai detto che sono un cretino? No? Però si intuiva! Se non te l’ho mai detto te lo dico adesso: io sono un cretino, non un cretino normale, io sono il Nobel dei cretini. Solo un cretino come me poteva sperare che la Corte Costituzionale decidesse se il Porcellum è costituzionale oppure no”.

Crozza si è dilungato a lungo sulla questione Porcellum, commentando: “Se fosse una porcata lo sapevamo perché ce lo ha detto anche Carderoli che l’ha scritta e si è anche giustificato dicendo che si è fatto aiutare da Peppa Pig. Con ogni probabilità, al decisione sarà presa dopo le festività natalizie e, come sottolinea Crozza, non sarebbe poi tanto sbagliato poiché ciò potrebbe anche fungere da dieta dimagrante, addirittura “meglio della dieta Dukan”.

Ma perché vogliono rimandare di un mese?, si è quindi domandato Crozza, chiedendosi ancora: “Devono arrivare delle carte dall’America dopo 8 anni?”. Poi ha ironizzato definendo “quelli della Corte Costituzionale degli statati, sfruttati, sottopagati”, ricordando poi un articolo del Fatto Quotidiano che, a proposito di “sottopagati”, sottolinea come la nostra Corte Costituzionale costi tre volte quella britannica e come i nostri giudici guadagnino in realtà il triplo di quelli americani.

Dopo aver preso di mira due degli ospiti in studio, Piero Fassino e Barbara Saltamartini, l’attenzione si è spostata infine sull’ex premier Silvio Berlusconi e sull’ipotetica candidatura alle Europee in Bulgaria, con il suo immaginario discorso tv: “Care bulgare, cari bulgari. La Bulgaria è il Paese che amo”.

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