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Ballarò puntata 17 dicembre, copertina satirica di Maurizio Crozza: imitazione Giorgio Napolitano – VIDEO

di Emanuela Longo

Pubblicato il 2013-12-18

Anche ieri sera è andata in onda su RaiTre una nuova puntata all’insegna del talk show politico Ballarò, condotto da Giovanni Floris, che ha salutato il suo vasto pubblico in vista della chiusura della prima parte della stagione, prima di fare ritorno il prossimo gennaio dopo la pausa per le festività natalizie. Ad aprire come …

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Anche ieri sera è andata in onda su RaiTre una nuova puntata all’insegna del talk show politico Ballarò, condotto da Giovanni Floris, che ha salutato il suo vasto pubblico in vista della chiusura della prima parte della stagione, prima di fare ritorno il prossimo gennaio dopo la pausa per le festività natalizie. Ad aprire come sempre la nuova puntata, è stato Maurizio Crozza, il comico genovese che è tornato con la sua consueta copertina satirica. A seguire, andiamo a vedere quali sono stati i principali argomenti affrontati dal comico e conduttore nel suo ultimo intervento a Ballarò del 2013.

Crozza ha aperto la copertina indossando i panni di Giorgio Napolitano, uno dei suoi più fortunati personaggi imitati e, rivolgendosi ai partiti ha asserito: “Ora mi chiedete un passo indietro, mentre prima mi avevate chiesto un passo in avanti. Sono i segni tipici della lambada. Allora se volete balliamo”, citando poi la trasmissione Ballando con le Stelle, nella quale, se avesse partecipato insieme alla moglie Clio “ci saremmo beccati un bel 9 da Ivan Zazzaroni”.

“Oggi ingiustamente mi si accusa di impeachment… impeachment… finché lo dice Grillo che vive solo per scassare la wallera a tutti quanti, in streaming e non ci potrebbe pure stare. Ma se l’impeachment lo chiede pure Berlusconi… che ha la metà, della metà, della metà della statura politica di ‘nu lombrico, Berlusconi m’ha chiesto pure la “Grazia”. Ma io, con viva e vibrante soddisfazione, di grazie gliene do tre: Grazie, Graziella e grazie a…”.

Smessi i panni di Napolitano, Crozza ha quindi commentato il clima poco natalizio che si respira in questo momento: “Quest’anno, manca un po’ lo spirito del Natale, quell’allegria, quella leggerezza. Tra Impeachment, Forconi e Vaffaday… e se questo Natale lo saltassimo? Sbraniamoci. C’è un clima che, se mi entra uno dal camino coi capelli lunghi e la barba bianca io lo scambio per Beppe Grillo e lo mando affanc**o prima che apra il sacco coi regali”.

Ed ancora, sempre rivolgendosi al conduttore, il comico ha posto l’accento su Matteo Salvini, nuovo segretario della Lega: “C’è un clima assurdo… Matteo Salvini da nuovo Segretario della Lega, ieri ha detto che l’Euro è un crimine contro l’umanità, che sono pronti a lottare per l’Indipendenza e che i giornalisti sono tutti cogl**ni per cui, dal prossimo Congresso, quelli che non gli piacciono, li faranno uscire a calci nel cu*o. E’ uno dei discorsi più natalizi che abbia mai sentito nella mia vita. Ma perché sono tutti incazz*ti?”, si è quindi chiesto Crozza.

E ad una risposta in realtà è arrivato: “C’è un denominatore comune tra Grillo, la Lega, i Forconi e un pezzo di Forza Italia: vogliono tutti uscire dall’Euro… ma per andare dove?”.

L’attenzione si è poi spostata sullo scandalo rimborsi nella Regione Piemonte, e sulle famose mutande verdi comprate da Cota, per le quali ha anche richiesto il rimborso, Crozza ha commentato: “Mutande verdi, sembra un canzone di Marcella Bella: ‘Mi rimborso mutande verdi con i soldi della Regione’”.

Alfano sembra però l’unico ad aver incarnato in Italia lo spirito natalizio che ieri, rivolgendosi ai boss mafiosi ha commentato: “C’è un clima più disteso tra Stato e mafia che tra Stato e piazza”.

La copertina si è chiusa con gli auguri personali di Maurizio Crozza a Papa Francesco, che ieri ha compiuto 77 anni.

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