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Alessio Bernabei: “Odiavo i Dear Jack, mi stavano sul cazz*!”, il gesto di Maria De Filippi

di Valentina Gambino

Pubblicato il 2021-02-06

Alessio Bernabei, ex leader dei Dear Jack, finalmente dopo alcuni anni vuota il sacco e svela per quale motivo è arrivata la rottura con la sua band nata durante Amici di Maria De Filippi. In una intervista rilasciata a Rolling Stone, ha finalmente svelato le cause del suo abbandono. Alessio Bernabei svela perché ha lasciato …

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Alessio Bernabei, ex leader dei Dear Jack, finalmente dopo alcuni anni vuota il sacco e svela per quale motivo è arrivata la rottura con la sua band nata durante Amici di Maria De Filippi. In una intervista rilasciata a Rolling Stone, ha finalmente svelato le cause del suo abbandono.

Alessio Bernabei svela perché ha lasciato i Dear Jack

I veri Dear Jack, quelli originali, eravamo in due: io e il chitarrista. La convivenza costretta con dei ragazzi con cui non eravamo veramente fratelli, a eccezione di uno. Sei in giro su un van e, dopo un po’, se sei costretto a vedere ogni giorno le stesse facce, ti vai sulle palle. Tutte le parti caratteriali negative sono venute allo scoperto. Abbiamo tirato fuori il peggio di noi.

Una mattina mi sono svegliato e non avevo più voglia di suonare. Quella roba lì mi ha fatto capire che stavo sbagliando direzione. Quello che prima era il mio più grande sogno era diventato il mio peggiore incubo: stare su un palco. Non mi importava più, anche se mi dicevano che avrei fatto l’Arena di Verona, che poi è stato l’ultimo live insieme ai Dear Jack. Dovevo cambiare perché odiavo i miei compagni e la situazione. Ho spiegato loro il disagio.

Ho detto, sinceramente, che mi stavano sul cazz*, uno per uno. Loro erano sollevati perché ero diventato una palla al piede. Loro avevano stretto un’amicizia: ero io l’anello debole fuori da tutto. Mi hanno detto che potevo andare. Loro pensavano di essere una boy band, di essere tutti uguali. Io, invece, la immaginavo con un frontman che spacca supportato da una band che spacca allo stesso modo. Tipo Freddie Mercury e Brian May.

Il resto del gruppo non è inferiore, sono musicisti coi controco***i, ma si fermano lì, non sono tutti frontman. Non dico che arrivavamo alle mani, ma le discussioni erano infuocate. Ci mandavamo a fan***o e magari, dopo due ore, avevamo un live e dovevamo sorridere. È questo che mi ha distrutto.

La stima per Maria De Filippi

È stata presente nei momenti importanti. Durante il distacco dal gruppo mi ha supportato tantissimo: ha chiamato la Warner dicendo loro che ero solo, che valevo e dovevano farmi un contratto. Grazie a lei ho firmato.

 

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