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Tecla Isolia a Sanremo 2020: “8 marzo” (TESTO)

di Valentina Gambino

Pubblicato il 2020-02-04

Tecla Isolia ha 16 anni e viene da Piombino. Frequenta la scuola superiore per grafico pubblicitario, anche se avrebbe preferito fare il liceo artistico. Le sue materie preferite sono arte, storia ed italiano. La sua famiglia è composta da mamma Maria, papà Vincenzo, i fratelli Gioele (13 anni) e Santiago (2 anni), ed i due …

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Tecla Isolia ha 16 anni e viene da Piombino. Frequenta la scuola superiore per grafico pubblicitario, anche se avrebbe preferito fare il liceo artistico. Le sue materie preferite sono arte, storia ed italiano. La sua famiglia è composta da mamma Maria, papà Vincenzo, i fratelli Gioele (13 anni) e Santiago (2 anni), ed i due cani Pepe e Hulk. A Sanremo 2020 presenta “8 marzo”.

Tecla Isolia a Sanremo 2020

Quattro anni fa ha partecipato al programma “Pequeños Gigantes” ed ha fatto una piccola parte nella fiction rai “L’allieva” Gli altri artisti che le piace ascoltare sono Tenco, Lucio Battisti e Ariana Grande. “È un brano che parla della forza della donna – spiega Tecla InsoliaNon ha bisogno di molte spiegazioni, si racconta da solo e si capisce ascoltandolo”.

Il testo di “8 marzo” in gara al Festival

In fin dei conti la vita è come un viaggio
comincia con un pianto dopo l’atterraggio
facciamo giri immensi ed ogni coincidenza che perdiamo
è un nuovo punto di partenza
in fin dei conti noi siamo di passaggio
come le rondini, come l’8 marzo
e non basta ricordare di una festa con un fiore
se qualcuno lo calpesta
e nelle vene gli anticorpi alla paura
i silenzi che ci fanno da armatura
è resilienza, io so la differenza
tra uno schiaffo e una carezza.
Siamo petali di vita che hanno fatto
un giorno la rivoluzione
respiriamo su un pianeta senza aria
perché il buio non ha un nome
hai capito che comunque dal dolore
si può trarre una lezione
ci vuole forza e coraggio
lo sto imparando vivendo
ogni giorno questa vita.
La verità
siamo candele nella notte
a illuminare mentre la gente chiude porte
nei maglioni lunghi e a nascondersi nel niente
dagli sguardi di chi resta indifferente.
Abbiamo dato e troppo poco ci è concesso
certe lacrime non chiedono permesso
e nello specchio, negando l’evidenza
chiamarlo amore quando è solo dipendenza.
Siamo petali di vita
che faranno un giorno la rivoluzione
respiriamo su un pianeta senza aria
perché il buio non ha un nome
hai capito che comunque
dal dolore si può trarre una lezione
ci vuole forza e coraggio
lo sto imparando vivendo
ogni giorno questa vita.
Se ci crolla il mondo addosso
come sempre ci rialziamo
nonostante a volte uomo non vuol dire essere umano
per tutto il sangue che è stato versato.
Siamo petali di vita e la violenza non ha giustificazione
respiriamo su un pianeta senza aria perché il buio non ha un nome
hai capito che comunque dal dolore
si può trarre una lezione
ci vuole forza e coraggio
lo sto imparando vivendo
ogni giorno questa vita.
In fin dei conti noi siamo di passaggio
come le rondini, come l’8 marzo
e non basta ricordare di una festa con un fiore
se qualcuno ci calpesta.

CLICCA QUI PER TUTTI I TESTI DI SANREMO 2020.

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