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Raoul Bova condannato: l’attore dovrà scontare un anno e sei mesi per reati fiscali, tutti i dettagli della condanna

di Francesca Tordo

Pubblicato il 2017-07-25

Raoul Bova è stato condannato a un anno e sei mesi di reclusione, con i benefici della sospensione e della non menzione, per reati fiscali. L’accusa aveva chiesto per l’attore una condanna a un anno per “dichiarazione fraudolenta mediante artifici” per il trasferimento di alcuni costi alla società che gestisce la sua immagine, pagando un’aliquota …

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Raoul Bova è stato condannato a un anno e sei mesi di reclusione, con i benefici della sospensione e della non menzione, per reati fiscali. L’accusa aveva chiesto per l’attore una condanna a un anno per “dichiarazione fraudolenta mediante artifici” per il trasferimento di alcuni costi alla società che gestisce la sua immagine, pagando un’aliquota Iva più bassa con una conseguente evasione di quasi 700mila euro tra il 2005 e il 2011.

Raoul Bova è stato condannato a un anno e sei mesi di reclusione

Secondo l’accusa Raoul Bova è responsabile del trasferimento di costi alla società che gestisce la sua immagine, pagando un’aliquota Iva più bassa con una conseguente evasione di quasi 700mila euro. In favore dell’attore sono stati concessi i benefici della non menzione e della sospensione della pena. In sede di requisitoria il pm aveva chiesto la condanna a un anno di reclusione. Le contestazioni a carico dell’interprete erano già state bocciate ben due volte da decisioni della Commissione Tributaria.

Guai per Raoul Bova, ecco il riassunto di ciò che è successo

La procura di Roma ha chiesto la condanna a un anno di carcere per Raoul Bova, accusato di “dichiarazione fraudolenta secondo artifici”. Secondo gli inquirenti l’attore, tra il 2005 e il 2011, avrebbe evaso quasi 700mila euro. La richiesta è stata fatta davanti al giudice monocratico del tribunale della Capitale. Il processo vede imputate anche la sorella dell’attore, Daniela e la ex moglie Chiara Giordano.

Problemi anche per la sorella e l’ex moglie

Secondo la contestazione, Bova avrebbe trasferito alcune spese alla società che gestisce la sua immagine, la Sammarco Srl. Cedendo alcuni diritti sui film, avrebbe ottenuto così degli sgravi fiscali, pagando un’aliquota Iva più bassa. Per la sorella è stata sollecitata una condanna a un anno e quattro mesi e per la ex moglie è stato chiesto un anno di carcere.

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