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Pride Month 2023, #4 Maria De Filippi: così ha sdoganato l’amore gay in tv

di Emanuela Longo

Pubblicato il 2023-06-04

Maria De Filippi conquista un posto nella nostra rassegna sul Pride Month 2023, tra i personaggi che con le loro parole (in questo caso scelte televisive) hanno manifestato la propria posizione in fatto di difesa dei diritti LGBTQIA+.  Pride Month 2023, #4 Maria De Filippi Negli ultimi anni Maria De Filippi è riuscita sdoganare con …

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Maria De Filippi conquista un posto nella nostra rassegna sul Pride Month 2023, tra i personaggi che con le loro parole (in questo caso scelte televisive) hanno manifestato la propria posizione in fatto di difesa dei diritti LGBTQIA+

Pride Month 2023, #4 Maria De Filippi

Maria De Filippi, Pride Month 2023

Negli ultimi anni Maria De Filippi è riuscita sdoganare con estrema naturalezza l’amore gay in tv, senza dover necessariamente trovare etichette o giustificazioni per farlo. Nel settembre 2016 ha compiuto un passo decisivo, con la scelta di introdurre il tanto discusso “trono gay”, il primo nella storia di Uomini e Donne, la storica trasmissione del pomeriggio di Canale 5.

Sfondando le paure del pubblico Lgbt di eventuali partecipanti eccessivamente ‘macchiettistici’, Maria non ha rinunciato alla sua ricerca di ragazzi in pieno stile Uomini e Donne, ma senza dover appiccicare il cartellino dell’orientamento sessuale, rendendo così del tutto naturale la messa in onda del corteggiamento tra ragazzi gay, ma senza ricorrere allo “scandalo”, superando la retorica e parlando di uguaglianza. Avrebbe potuto cavalcare l’onda dal momento che la svolta rivoluzionaria di Uomini e Donne giunse proprio dopo la legalizzazione delle unioni civili in Italia, ma Maria scelse saggiamento di non farlo.

Proprio la conduttrice, in una intervista a Chi aveva anticipato:

Ho in mente da tempo di voler fare il trono gay. Non cerco lo scandalo, ma la normalità di un amore vissuto nella sua piena quotidianità. Anche a C’è posta per te abbiamo trattato storie con ragazzi dello stesso sesso che si amano e ho visto che il pubblico ha apprezzato la ‘normalità’ dell’argomento.

Già due anni prima del trono gay, Maria De Filippi aveva sdoganato l’amore omosessuale in tv, a C’è posta per te, raccontando la storia di una coppia gay e sfondando un altro tabù. Quella fu la prima volta che la De Filippi proponeva nel suo programma la storia di una coppia omosessuale, nel bel mezzo della discussione politica sulle coppie di fatto e sulla famigerata dicotomia “genitore 1” e “genitore 2”.

Maria ha osato nuovamente e nel settembre 2021 ha presentato al pubblico di affezionati di Uomini e Donne Andrea Nicole, la prima tronista del programma ad aver completato la transizione da uomo a donna. In quel caso è stato errato parlare di “trono trans” (la tronista aveva completato già da 8 anni il suo percorso), ma ancora una volta, culturalmente, ha rappresentato il crollo di un tabù.

Unioni gay e Ddl Zan

Nel 2015, ospite della prima puntata di Sorci Verdi, Maria De Filippi parlò tra le altre cose anche di unioni gay, asserendo di essere favorevole:

Io sono assolutamente d’accordo, anche alle adozioni da parte dei single gay.

Poco prima di aprire al trono di Andrea Nicole, la conduttrice si era espressa anche sul Ddl Zan e parlandone in una intervista a La Stampa aveva detto:

La libertà di espressione è un caposaldo fondamentale di ogni democrazia, ma non è intellettualmente onesto confondere la libertà di espressione con la libertà di insultare, discriminare o istigare ad atti di violenza e, in un certo qual modo, giustificarli. Il dibattito sul decreto Zan ha assunto, come sempre accade in Italia, connotazioni e strumentalizzazioni di parte. Ma qui non siamo di fronte a una questione di parti o di partito, ma a una questione di civiltà.

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