logo

Pride Month 2023, #26 Francesca Michielin: un cane sciolto che canta l’amore tra donne e lotta contro le discriminazioni

di Emanuela Longo

Pubblicato il 2023-06-26

C’è anche un bellissimo ‘cane sciolto’ nella lista dei sostenitori della comunità LGBTQIA+ che compongono la nostra rassegna sul Pride Month 2023. Francesca Michielin, cantautrice e conduttrice di X Factor, si è distinta per un gesto di una semplicità disarmante: a Sanremo 2021 donò dei fiori a Fedez sul palco dell’Ariston. “In famiglia sono abituata …

spinner

C’è anche un bellissimo ‘cane sciolto’ nella lista dei sostenitori della comunità LGBTQIA+ che compongono la nostra rassegna sul Pride Month 2023. Francesca Michielin, cantautrice e conduttrice di X Factor, si è distinta per un gesto di una semplicità disarmante: a Sanremo 2021 donò dei fiori a Fedez sul palco dell’Ariston. “In famiglia sono abituata così”, disse. 

Pride Month 2023, #26 Francesca Michielin

Francesca Michielin, Pride Month

Oggi Francesca Michielin è tornata più bella che mai con la sua musica, ancora più sciolta e arrabbiata, pronta a cantare di e per le donne in un disco sincero che non a caso si chiama “Cani sciolti”

Tra gli argomenti c’è anche l’amore lesbo in “Claudia”, diventato “un piccolo manifesto per quelle donne che non hanno mai potuto dire che amano un’altra donna, per tutte quelle ragazze che non possono mai cantare al femminile e trovano un repertorio musicale solo maschile”

A Vanity Fair, a proposito di questa canzone Francesca ha spiegato:

Spesso l’orientamento sessuale di una persona diventa oggetto di domande fastidiose e anche maleducate. È una canzone su questo, sulla voglia di dire a una persona del tuo sesso che la ami. Tanti miei colleghi prima di me non hanno potuto fare pezzi del genere o perché non se la sentivano o perché rischiava di partire un circo mediatico che non avevano voglia di sostenere. È pieno di persone che fanno commenti non richiesti. Chi vorrà usarlo per dedicarlo alla propria persona mi farà felice.

Nel brano la Michielin canta una dichiarazione d’amore dentro un mondo “che è una cattedrale di cui siamo infedeli”, non risparmiando il suo punto di vista anche sulla Chiesa, che spesso “predica bene e razzola male”: “Io sono credente, ma mi chiedo che senso abbia andare in chiesa e fare il presepe e non immaginarsi che Gesù poteva essere una delle persone respinte in mare”, dice. 

Francesca Michielin è anche artefice di Maschiacci, il podcast nel quale uomini e donne con punti di vista differenti dialogano su argomenti di estrema attualità rappresentante di una generazione contro gli stereotipi. Tra gli ospiti della seconda stagione c’era stato anche Alessandro Zan e la sua “battaglia contro l’odio”. 

Anche Francesca Michielin aveva sostenuto con forza (e continua a farlo) la legge contro l’omotransfobia, la misoginia e l’abilismo. Nel 2021, come riprende Gay.it, aveva detto:

C’è bisogno di emarginare al più presto le dinamiche discriminatorie e violente ancora diffuse nel nostro Paese e proprio per questo la legge Zan dev’essere una priorità. Su alcune cose, a mio avviso, non è possibile avere un’opinione, perché sono necessarie, senza se e senza ma. La tutela dell’essere umano è un sacrosanto diritto a prescindere dall’orientamento sessuale o dal genere.

 

Visualizza questo post su Instagram

 

Un post condiviso da Francesca Michielin (@francesca_michielin)

Potrebbe interessarti anche