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Nadia Toffa “sapeva che sarebbe morta per il cancro, aveva al massimo 10 mesi”: parla Davide Parenti

di Emanuela Longo

Pubblicato il 2019-08-16

A rompere il silenzio e parlare di Nadia Toffa, stroncata a 40 anni da un tumore lo scorso 13 agosto, è Davide Parenti, papà de Le Iene. L’autore è tra i più scossi per la scomparsa della donna che ha definito simile a quella di un figlio. L’unica cosa che è riuscita a rincuorare in …

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A rompere il silenzio e parlare di Nadia Toffa, stroncata a 40 anni da un tumore lo scorso 13 agosto, è Davide Parenti, papà de Le Iene. L’autore è tra i più scossi per la scomparsa della donna che ha definito simile a quella di un figlio. L’unica cosa che è riuscita a rincuorare in mezzo a tanto dolore, è stata l’enorme manifestazione di affetto che è giunta tramite il web nei confronti della giornalista e conduttrice del programma di Italia 1, al quale ha saltato solo l’ultima puntata della passata stagione per via del peggioramento delle sue condizioni. Davide Parenti ne ha parlato con Il Messaggero ed ha raccontato gli ultimi giorni di vita di Nadia Toffa.

Nadia Toffa, parla l’autore de Le Iene Davide Parenti

E’ stato per Nadia Toffa e per coloro che le sono stati accanto un anno e mezzo difficile: “Soffrivamo il fatto che lei soffrisse. È stata bravissima a portare avanti tutto, nonostante gli attacchi e le operazioni, ma è difficile stare vicino a una persona che ha il destino segnato. E Nadia lo sapeva. È andata avanti lo stesso, ha condotto il programma sapendo che sarebbe finita così”.

Nadia Toffa sapeva che sarebbe morta a causa del cancro: “Questa era la cosa drammatica. Era su di morale, era la più up di tutti, ma fra di noi sapevamo come sarebbe finita la vicenda. Però lei aveva una parola di entusiasmo per tutti, anche per i compagni di conduzione quando facevano le prove”, ha raccontato Parenti.

Nonostante questo ha continuato a lavorare: “Il fatto che lavorasse l’ha tenuta in vita più di quanto la malattia le potesse permettere. È una malattia spietata. Quando ti dicono che hai quella cosa, in quel posto, e di quel tipo, basta che guardi su internet per leggere che hai al massimo dieci mesi. Lei ne ha fatti venti. Ovviamente sono stati bravissimi i suoi dottori, capaci di allungarle la vita con le giuste cure. Ma aver continuato a lavorare, avere un appuntamento cui tornare, un impegno con il pubblico, era per lei una delle ragioni per continuare a vivere”, ha proseguito.

Alla fine della stagione tv de Le Iene, Nadia arrivò sfinita. “Durante le ultime puntate faceva fatica anche a camminare. Eppure veniva, e faceva i balletti. Qualcuno sui social si è accorto della sua difficoltà. Ma lei comunque faceva tutto. Non è riuscita a venire solo all’ultima puntata, le altre le ha fatte tutte. Purtroppo le sue condizioni si sono aggravate proprio all’ultimo”, ha aggiunto l’autore televisivo.

 

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Jovanotti, dal palcoscenico di Policoro, in Basilicata, dove ha fatto tappa il suo Jova Beach Party, ha dedicato una delle sue canzoni più belle, “Bella”, a Nadia Toffa scomparsa martedì 13 agosto dopo una lunga malattia. “Questa è per Nadia”: ha sussurrato il musicista prima di iniziare. Il testo della canzone, urlata al cielo da chi era presente, sembrava una bellissima poesia: “Gioia primitiva, di saperti viva, vita piena, giorni e ore, batticuore, pura, dolce mariposa, nuda come sposa: mentre t’allontani stai con me forever”. Lorenzo Jovanotti Cherubini aveva già dedicato un commovente post a Nadia, scrivendo: “Ci mancherai ma il tuo coraggio resta”. “Ci si impiegava un attimo a volerti bene, uno sguardo due parole e sembrava di essere amici da sempre. Hai lasciato entrare tutti nella tua vita perché vedessero quanta forza c’era dentro quel corpo leggero”.

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