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Intervista ad Enrico Mentana: dai motivi del successo del suo Tg La7 alla libertà del giornalista

di Laura Errico

Pubblicato il 2010-09-17

Dopo i tanti apprezzamenti e i molti commenti positivi ricevuti, è lo stesso Enrico Mentana a parlare del suo Tg La7, che sta ottenendo buone percentuali di share. E così il giornalista svela i motivi del successo del suo telegiornale sulle pagine del Tv, Sorrisi e Canzoni. In questa fase non c’è un eccesso di informazione …

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Dopo i tanti apprezzamenti e i molti commenti positivi ricevuti, è lo stesso Enrico Mentana a parlare del suo Tg La7, che sta ottenendo buone percentuali di share.

E così il giornalista svela i motivi del successo del suo telegiornale sulle pagine del Tv, Sorrisi e Canzoni.

In questa fase non c’è un eccesso di informazione sulla politica. La mia ricetta è di fare un tg completo e libero, che affronti i temi in profondità. Molti tg vengono definiti frivoli e zavvorrati? E allora io faccio hard news, punto sui contenuti ed evito le notizie scacciapensieri, quelle sui cani e sulle creme solari per intenderci. Il Tg di La7 è a metà strada tra il mio Tg5 e il mio Matrix: news più approfondimento.

Lui parla di un “tg completo e libero”, ma sulla nuova rete è più libero rispetto a Mediaset?

Dirlo sarebbe offensivo nei confronti della mia storia e di Mediaset. Quando non sono stato libero lo si è visto, perchè questo ha segnato le mie due rotture con Mediaset. Per me la libertà è condizione essenziale per fare un prodotto giornalistico di successo. Ma è anche vero che te la devi conquistare. Se vuoi, puoi. Purtroppo i giornalisti vorrebbero la libertà sancita per legge e poi magari scopiazzano le agenzie.

Qual è la sua soddisfazione più grande?

Aver dimostrato che non c’è nessuna congiura degli ascolti contro La7.

Infine Enrico Mentana commenta una delle voci che circolano in quest’ultimo periodo, ossia la possibilità che Michele Santoro lasci la Rai e vada anche lui a lavorare per La7.

Se Santoro non lavorasse in Rai sarebbe una brutta notizia per la Rai. In tv ci deve essere posto per tutti. In ongi caso lui, che è bravissimo, avrebbe solo l’imbarazzo della scelta.

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