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Il Restauratore vs Il Tredicesimo Apostolo. Per Lando Buzzanca: “Poco credibile”

di Emanuela Longo

Pubblicato il 2012-02-02

Con il suo penultimo appuntamento, andato in onda nella prima serata di ieri di Canale 5, Il Tredicesimo Apostolo, la fiction sul paranormale con Claudia Pandolfi e Claudio Gioè, è riuscita a riprendersi il titolo di programma più seguito del mercoledì sera, conquistando, in media, ben 5.391.000 telespettatori pari al 18.68% di share. Un risultato …

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Con il suo penultimo appuntamento, andato in onda nella prima serata di ieri di Canale 5, Il Tredicesimo Apostolo, la fiction sul paranormale con Claudia Pandolfi e Claudio Gioè, è riuscita a riprendersi il titolo di programma più seguito del mercoledì sera, conquistando, in media, ben 5.391.000 telespettatori pari al 18.68% di share. Un risultato senza ombra di dubbi positivo, in vista anche della puntata conclusiva della fiction, per l’occasione anticipata al prossimo martedì.

Alla vigilia della terza puntata, in questo articolo vi avevamo anche parlato di come, secondo Monsignor Vincenzo Paglia, vescovo di Terni – Narni – Amelia, oltre che uno dei fondatori della Comunità di Sant’Egidio, la serie era riuscita a riscuotere un grande successo, sottolineando anche il parere positivo della Chiesa nei confronti del prodotto di casa Mediaset.

Eppure, Lando Buzzanca, protagonista di un’altra fiction in onda sulla prima rete Rai, Il Restauratore, anche questa incentrata sul paranormale, sul mistero e sulla suspense, non sembra affatto pensarla nello stesso modo. Nel parlare del successo della serie che lo vede protagonista, sottolineandone la grande originalità, Buzzanca ha asserito, nell’ambito di un’intervista a Il Giornale:

Dai tempi del Segno del comando in poi il paranormale in tv ha sempre sfondato. Perché fa parte della natura dell’uomo, questo desiderio di cogliere l’oltre, l’altro, che si spera si nasconda dietro le cose. Certo: un argomento simile bisogna anche saperlo raccontare… Guardi cosa sta succedendo al Tredicesimo apostolo di Mediaset, ad esempio.

Il riferimento dell’attore è relativo esclusivamente al calo di ascolti che la fiction ha subito nelle varie puntate, ma bisognerebbe allo stesso modo ammettere anche che la concorrenza non sempre ha giocato a vantaggio della fiction di Canale 5. Ma per Buzzanca, invece, la spiegazione risiede proprio in quello, e a tal proposito afferma:

E’ un calo che si spiega: appena Mediaset seppe che stavamo girando Il restauratore, anche loro hanno voluto fare una storia sul metafisico. Senonché la gente ha avvertito presto che si trattava di due prodotti molto diversi. Quello è sostanzialmente poco credibile; il nostro, invece, è sincero. Quello piace solo ad alcuni telespettatori. Noi piacciamo a tutta la famiglia. E a maggio inizieremo le riprese di altre otto puntate.

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