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Il delitto di via Poma, il film tv di Roberto Faenza stasera su Canale 5

di Valentina Gambino

Pubblicato il 2011-12-06

Andrà in onda questa sera, a partire dalle ore 21:10 circa sulla rete ammiraglia di casa Mediaset il film tv diretto da Roberto Faenza e prodotto da Taodue film, Il delitto di via Poma, sull’omicidio di Simonetta Cesaroni, avvenuto il 7 agosto 1990 in via Poma 2, a Roma, nella sede dell’Associazione italiana alberghi della …

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Andrà in onda questa sera, a partire dalle ore 21:10 circa sulla rete ammiraglia di casa Mediaset il film tv diretto da Roberto Faenza e prodotto da Taodue film, Il delitto di via Poma, sull’omicidio di Simonetta Cesaroni, avvenuto il 7 agosto 1990 in via Poma 2, a Roma, nella sede dell’Associazione italiana alberghi della gioventù.

Dopo quasi 21 anni, lo scorso 26 gennaio la Corte d’Assise di Roma ha condannato l’allora fidanzato della Cesaroni, Raniero Busco, a 24 anni di reclusione, in attesa del verdetto della Corte d’Appello, nonostante le prove a suo carico siano considerate da molti insufficienti. La vicenda, caratterizzata da false piste, omissioni, insabbiamenti e testimoni reticenti, verrà così raccontata questa sera nella pellicola che vedrà protagonista Silvio Orlando nei panni di Niccolò Montella, poliziotto che indaga sul caso e Giulia Bevilacqua, nei panni della sorella di Simonetta, Paola.

In merito al suo ruolo, racconta Silvio Orlando sul settimanale TelePiù:

Il mio Montella è un personaggio di fantasia. E’ un uomo normale, che si fa le stesse domande che tutti ci facciamo su questo caso. Sono le risposte che non arrivano. Lui cerca di districarsi nella marea di reticenze, di bugie e omertà che hanno costellato le indagini. Perché in questo caso, a parte i familiari di Simonetta, tutti hanno mentito.

L’attrice Giulia, invece, ha dichiarato in merito alla sua presenza nel film tv:

E’ stata la mia prova più impegnativa. Rispetto a un personaggio fittizio, dove ci si possono prendere delle libertà, io invece vesto i panni di una persona reale, colpita duramente da un enorme dramma.

Proprio Paola, sorella della vittima, insieme alla sua famiglia, hanno dato il consenso a realizzare questo film, nonostante i tentativi da parte dei legali di Raniero Brusco di ostacolarne la messa in onda, temendo di influenzare l’opinione pubblica. La famiglia, invece, ha considerato la pellicola come un omaggio a Simonetta, “una sorta di denuncia a certi errori nelle indagini”, commenta Bevilacqua.

Il regista, infine, ha commentato, come riporta TgCom24:

Che la vicenda sia tutt’oggi di cocente attualità lo dimostrano le diffide legali che si oppongono alla messa in onda del film, come pure l’intervento di un alto magistrato che ci ha impedito di girare le scene nel condominio teatro del delitto solo perché il figlio, che abitava lì, è stato a suo tempo sospettato. Per me, il colpevole è la Giustizia, perché si cerca di coprire colui che ha commesso l’omicidio. Comunque si tratta di una storia tutta italiana, dalla quale emerge che siamo un paese di bugiardi. E a fare le spese di un mare di menzogne è stata solo quella povera ragazza.

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